Svuota l'appartamento del vicino
Il ladro della porta accanto. Entra di notte e ruba quadri e mobili ma viene scoperto e denunciato

MANTOVA. Svaligia la casa del vicino assente perché ricoverato all’ospedale. E forse gli sarebbe anche andata liscia, se non fosse per l’inquilina del palazzo di fronte che lo aveva visto mentre entrava nell’appartamento (che si trova al primo piano) dalla finestra, utilizzando una scala. Il ladro della porta accanto è stato così denunciato dalla polizia per furto aggravato. Gli agenti hanno comunque recuperato il pingue bottino, già nascosto in una garage. L’uomo, infatti, aveva portato via 17 quadri, alcuni dei quali di un certo valore, e una consolle da muro in legno con piano marmoreo. L’episodio ribalta tutti i luoghi comuni che circolano sul mondo dei ladri. In particolare viene smentito in modo clamoroso il principio secondo il quale l’ultimo posto dove i malfattori agiscono è il luogo dove abitano.
La storia inizia ieri mattina con una chiamata alla Questura. Una donna si rivolge alla polizia per raccontare di aver notato, la notte precedente, un uomo che con l’ausilio di una scala appoggiata vicino alla finestra di un appartamento al primo piano del condominio di fronte, si era introdotto all’interno ritirando immediatamente la scala e richiudendo le tapparelle. Il palazzo si affaccia sui giardini di piazza dei Mille. La centrale manda sul posto una pattuglia della Volante. Gli agenti notano immediatamente che la tapparella dell’appartamento era stata forzata. All’interno gli uomini della polizia si sono trovati di fronte alla scena tipica dei furti. L’alloggio appariva depredato di parte del mobilio, suppellettili vari e soprattutto di numerosi quadri. Gli investigatori hanno iniziato a sentire i vicini per raccogliere testimonianze e informazioni utili per risalire ai responsabili del furto. Nel frattempo arriva a bordo di un furgone un uomo, 41 anni, anche lui abitante nel condominio.
Mentre alcuni agenti stanno parlando con lui, la donna che aveva segnalato l’episodio si accorge che la persona che aveva notato la notte precedente era proprio quell’uomo. Lo riferisce ad altri agenti che, mettendo alle strette il 41enne, lo spingono a confessare. Ammette di essere entrato nell’appartamento del vicino, assente per cure mediche, e di aver nascosto il bottino in un garage che si trova in una via vicina. La polizia ha effettivamente trovato tutto il materiale rubato nel luogo indicato dal ladro.
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