Il Mantova passa nelle mani di Di Matteo
L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio e ha deciso di accettare l’offerta dell'imprenditore casertano (che da tanti anni vive nel Bolognese) e non quella della cordata Belfanti per la cessione della maggioranza del club

MANTOVA. L’assemblea dei soci del Mantova ha approvato il bilancio e ha deciso di accettare l’offerta di Nicola Di Matteo e non quella della cordata Belfanti per la cessione della maggioranza del club. «Abbiamo messo tutti le mani sul tavolo, una sopra l’altra - racconta il consigliere delegato Federico Bosi - e abbiamo giurato che stavolta non ci sposteremo da questa decisione». Una decisione che lo stesso Bosi spiega così: «L’offerta di Di Matteo è risultata più interessante sotto il profilo economico e di gestione, visto che il neopresidente si accollerà buona parte di quella corrente. Per cui i soci (Lodi era in contatto telefonico) hanno deciso di chiudere l’affare con lui. Ci siamo ripromessi di farlo oggi o domani, magari senza andare dal notaio ma con un’operazione attraverso smart card. Le quote saranno distribuite in questo modo: 55% a Di Matteo, 15% a Lodi e 30% a Bompieri, Tirelli e Giovanardi».
Una pausa, poi Bosi aggiunge: «Devo dire che personalmente non avevo capito che l’offerta di Di Matteo fosse così corposa, forse anche perché gli ultimi passaggi della trattativa erano stati fatti direttamente con i soci mantovani. Comunque ne sto informando Belfanti, la cui offerta era anch’essa apprezzabile».
E proprio Piervittorio Belfanti, grande “sconfitto” della giornata, accoglie la notizia con un fairplay impeccabile: «Detto che le due offerte erano talmente vicine economicamente che non mi stupirei se la mia fosse stata copiata - sorride -, dico che se Di Matteo nei prossimi giorni terrà fede a quanto promesso e si rivelerà nel tempo una buona scelta per il Mantova, io ne sarò felice. A me stanno a cuore il bene dell’Acm e il futuro del calcio cittadino: dunque mi auguro che la squadra venga rafforzata al più presto per non dover soffrire tutte le domeniche com’è accaduto finora».
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