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In 300 per ascoltare la ‘guaritrice’

Folla all'Avis park di Cerese per il convegno su "Guarigione tra scoenza e spiritualità". Rita Cutulo in sala preferisce il silenzio

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MANTOVA. Un personaggio che fa discutere (presentata al pubblico come «una guaritrice molto affermata»), la sua presenza è bastata a riempire la sala dell'Avis Park di Cerese con circa trecento persone per il convegno ‘Guarigione tra scienza e spiritualità’.

Rita Cutolo, che, avvicinata poco dopo l'inizio della serata non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa per rispondere alle domande sulla sua attività, era attesa da molti, ed è stata accompagnata da un coro, formato da giovani e adulti, che hanno raccontato di essere «elementi guariti fisicamente e spiritualmente da Dio, tramite le mani di Rita. Quello che Rita ci insegna è l'amore, incondizionato e caritatevole, ci insegna la verità».

Ressa all'Avis Park di Cerese per ascoltare la "guaritrice"

Subito dopo i saluti del sindaco Alessandro Beduschi, è seguito l'intervento di Giueppe Genovesi, dirigente medico nel policlinico Umberto I di Roma, che ha raccontato di aver visto delle guarigioni dalle mani di Rita e ha evidenziato come la maggior parte della realtà non venga percepita dagli uomini. «Sono convinto che scienza e spiritualità siano una cosa sola - ha detto - noi riteniamo che sia reale ciò che percepiamo, e ci resta difficile credere che ciò che non è assorbibile dai nostri sensi sia reale, quindi tutto si basa sulla nostra sensualità. La maggioranza di ciò che esiste non si vede, e a chi obietta rispetto al fatto che possiamo toccare gli oggetti, dico che in realtà noi non tocchiamo alcunché, c'è un rimbalzo elettronico tra i nostri polpastrelli e ciò che tocchiamo».

Genovesi si è poi soffermato sull'importanza dell'amore, «in grado di modificare e aumentare la struttura della materia vivente, è una forza dell'universo». (ele.car)

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