Sì al bilancio comunale, Sodano si salva. Le opposizioni: violato il diritto
Il consiglio comunale di Mantova ha approvato il bilancio con soli 18 consiglieri in aula, più il sindaco, che hanno detto sì allo strumento finanziario in 8 minuti. Le opposizoni hanno annunciato il ricorso al Tar: "Violato il diritto". Il centrodestra, attraverso un'interpretazione restrittiva del regolamento, è riuscito così a salvare l'amministrazione e il sindaco Sodano. In aula lo striscione di protesta di eQual contro lo sconto del 70% al costruttore Muto sugli oneri di piazzale Mondadori

Il consiglio comunale di Mantova ha approvato il bilancio senza però la maggioranza dei consiglieri. Nell'aula consiliare erano presenti solo 18 consiglieri più il sindaco (il regolamento ne prevede 20 più il sindaco) che hanno sì allo strumento finanziario i soli 8 minuti. Le opposizone hanno annunciato il ricorso al Tar. L'escamotage della maggioranza che ha fatto ricorso a un'interpretazione del regolamento comunale ha salvato l'amministrazione e il sindaco Sodano
LA VIGILIA DELLA SEDUTA. Nel pomeriggio era circolata l'ipotesi della votazione senza numenro legale. In pratica, l'orientamento della giunta era di approvare gli equilibri di bilancio senza il numero legale fissato dal regolamento del consiglio comunale. “Mi hanno chiesto un parere tecnico sul tema – aveva confermato il segretario generale Annibale Vareschi – che cosa ho risposto? Lo vedrete stasera in aula”.
L’idea era quella di bypassare la norma che prevede la necessità di avere in aula almeno venti consiglieri più il sindaco. Il tutto rifacendosi al testo unico degli enti locali, che prevede che i regolamenti possano consentire sedute con almeno un terzo degli aventi diritto. In realtà il regolamento di via Roma non lo autorizza, ma gli uomini di Sodano hanno lavorato alla possibilità di aggirare la normativa.
SEDUTA DECISIVA O INTERLOCUTORIA? Consiglio comunale alle prese, questa sera, con gli equilibri di bilancio, manovra economica che di norma passa senza troppe discussioni ma che in questa tornata di fine mandato ha assunto il ruolo di espediente per abbattere o salvare l’amministrazione senza più maggioranza in aula di Nicola Sodano.
Che deve avere l’ok entro il 19 novembre pena il commissariamento: dunque un ko stasera non segnerebbe la fine del mandato, mentre il sì agli equilibri chiuderebbe la partita. C’è una novità, le cui conseguenze concrete potranno essere misurate nelle prossime ore. La tabacciana Chiara Ligabue lascia il consiglio comunale. È lei stessa a spiegarlo nel corso di una breve conversazione telefonica, ieri pomeriggio, con la Gazzetta di Mantova.
«Ormai sono dimissionaria – spiega quando le chiediamo come si comporterà nelle decisive sedute dedicate agli equilbri a partire da quella odierna – ho già parlato col presidente del consiglio comunale. L’ho fatto per motivi personali, non date altre interpretazioni». Ai fini pratici dei numeri a sostegno o contro l’amministrazione di Sodano cambia nulla, visto che la consigliera tabacciana non era presente nemmeno nella scorsa seduta.
È da rilevare che il primo dei non eletti nella stessa lista (che univa nel 2010 la tabacciana Api alla dipietrista Italia dei Valori e che sosteneva, con il centrosinistra, la candidatura a sindaco di Fiorenza Brioni) era con 16 preferenze (21 quelle della Ligabue) Walter Mazzacani, all’epoca esponente dell’Idv e oggi facente parte del Movimento 5 Stelle.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) "Venga a vedere quanti soldi ai rom"]]
In teoria, insomma, queste ultime battute del mandato potrebbero segnare l’ingresso in aula di un grillino. Negli ambienti politici cittadini prevale l’idea che lo spettacolo di questa sera in via Roma sarà un bis di quanto visto all’ultima seduta: venti consiglieri d’opposizione che stando fuori dall’aula determineranno la mancanza del numero legale mandando a vuoto la convocazione.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Simeoni lascia il consiglio e Sodano si salva]]
I commenti dei lettori