Nutrie, Lav e M5S ai sindaci: così si crea solo il Far West
BORGO VIRGILIO. La Lav ribadisce l’illegittimità delle ordinanze urgenti emesse dei sindaci per consentirne l’uccisione di nutrie (ma anche volpi e tassi) in concomitanza con l’emergenza dei fiumi....
BORGO VIRGILIO. La Lav ribadisce l’illegittimità delle ordinanze urgenti emesse dei sindaci per consentirne l’uccisione di nutrie (ma anche volpi e tassi) in concomitanza con l’emergenza dei fiumi. «È sbagliata la forma, perché l’ordinanza urgente è uno strumento d’emergenza – conferma il responsabile nazionale caccia della Lega antivivisezione, Massimo Vitturi – ma adesso lo stato di necessità non c’è più. Poi è sbagliato il contenuto perché basta leggere quanto suggerisce l’Ispra (ex Istituto nazionale per la fauna selvatica ndr.) che spiega l’inutilità dell’uccisione con lo sparo di fronte a metodi che funzionano, come la posa di reti metalliche sugli argini. Questo – prosegue Vitturi – risponde anche a chi dice che non ci sono soldi per le difese idrauliche. La prevenzione costa sempre meno dell’emergenza e dura di più. Infine, a chi dice che è indiscutibile che le nutrie mettano a rischio gli argini, dico che è altrettanto indiscutibile che il metodo della caccia non funziona». «Per risolvere il problema dei tassi – aggiunge Andrea Fiasconaro (M5S) – esistono metodi meno drastici rispetto alla soluzione Badalotti. La provincia di Bologna consente, ad esempio, di rimuovere i tassi catturandoli in apposite trappole per traslocarli subito dopo in luoghi idonei alla propria sopravvivenza. Altra decisione discutibile è quella assunta dal comune di Borgo Virgilio che, in barba alla legge, consente la caccia agli ungulati ventiquattro ore su ventiquattro anziché da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto come previsto dal codice. Posta la bontà degli intenti, mirata di certo alla sicurezza della cittadinanza, credo che se ogni sindaco iniziasse a fare come gli pare ci ritroveremmo in poco tempo nel Far West».
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