Lotta all'Aids, i giovani ancora poco informati sul tema
I risultati dei questionati distribuiti nelle scuole superiori mantovane: il 50% degli intervistati non conosce la differenza tra Hiv e Aids, il 30% pensa che la pillola sia un metodo per evitare l’infezione e il 70% non fa uso del profilattico, perché troppo costoso

MANTOVA. "Come malattia a trasmissione sessuale, l’infezione HIV accomuna tutti, è presente sul territorio e continua ad essere un problema attivo". L’ha detto Paolo Costa, primario del reparto dfi malattie infettive di Carlo Poma, durante l’incontro che si è svolto all’Auditorium del Conservatorio, in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, che si celebra l’1 di dicembre di ogni anno. Arrivato alla sesta edizione, il convegno “Tu sei il tuo futuro” ha invitato gli studenti del Pitentino e del Mantegna a confrontarsi con un tema delicato ma vicino alla loro quotidianità: "Dato che l’attenzione della società si è abbassata, vogliamo esporre ogni anno una panoramica sul fronte locale, regionale e nazionale ", ha dichiarato Mauro Longhi, presidente provinciale Anlaids.
Giornata mondiale contro l'Aids, l'incontro con gli studenti
E dall'incontro con gli studenti sono emersi dati che fanno capire quanto ancora i giovani siano lontani dalla sensibilizzazione al dramma Aids. I rappresentanti Anlaids hanno infatti illustrato i numeri che emergono dai 1200 questionari distribuiti nelle scuole superiori del territorio. I risultati dimostrano che il 50% degli intervistati non conosce la differenza tra Hiv e Aids, il 30% pensa che la pillola sia un metodo per evitare l’infezione e il 70% non fa uso del profilattico, perché troppo costoso. "L’ignoranza sulle malattie con trasmissione sessuale sovrasta le fasce di età o le classi sociali", ha spiegato Longhi,
Dall’inizio dell’epidemia, in Italia si sono registrati 65 mila casi di AIDS, con 40 mila deceduti e mille nuove segnalazioni ogni anno: "Durante gli anni ’90 ho vissuto momenti drammatici, ma per fortuna oggi abbiamo gli strumenti per restituire le persone alla vita familiare e sociale" ha confessato il dottor Costa. Attualmente, ogni anno si presentano più di tre mila nuove diagnosi d’infezioni Hiv e le zone più colpite sono Lazio, Piemonte e Lombardia.
Una realtà che nella nostra regione si cerca di combattere ogni giorno in ciascuno dei 20 centri specializzati in malattie infettive, con un totale d’investimento di 18 miliardi di euro. Anche se Mantova presenta l’incidenza più bassa rispetto alle altre città di Lombardia, i dati recenti sono più che allarmanti. A novembre del 2014 si registrano 464 notifiche di Aids, 271 deceduti e 750 pazienti in carico di cui 530 si sottopongono alla terapia antiretrovirale. Ogni anno arrivano 26 nuovi casi e ad oggi si segnala un totale di 1200 persone contagiate con il virus HIV, di cui l’80% sono maschi italiani con età comprese tra i 41 e 47 anni.
Infine Longhi ha ricordato che per fare il test Hiv, gratuito e anonimo, basta recarsi all’ambulatorio di prevenzione dell’Asl o il reparto di malattie infettive dell’Ospedale. Chiunque avesse bisogno di maggiori informazioni, può chiamare al numero 0376/334929, dal lunedì al venerdì tra le 8:30 e le 10 del mattino.
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