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Nuovi disagi in stazione: fuori uso 5 obliteratrici su 9

Spente o in riparazione ormai da una ventina di giorni, le uniche in funzione sono quelle che si affacciano sul primo binario. E non c'è l'ombra di un cartello che informi i viaggiatori

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MANTOVA. Fuori uso 5 obliteratrici su 9: l’ultimo disagio segnalato dai viaggiatori è un po’ lo specchio delle condizioni zoppicanti della stazione ferroviaria cittadina. E ancora ancora se ne fosse rimasta in funzione almeno una per binario, ma sarebbe troppo bello: le uniche in funzione sono purtroppo solo quelle che si affacciano sul primo marciapiede.

Il fatto è che se non lo sai, succede che ti ritrovi a dover fare su e giù (magari con una bella valigia al seguito) le scale di tutta la stazione prima di ottenere il prezioso timbro sul biglietto di viaggio. Sempre che il tuo treno non stia già partendo perché allora le possibilità di riducono drasticamente a due: perdere il treno o rischiare la multa. E già perché per di più non c’è in giro uno straccio di cartello che informi i passeggeri (e se per caso c’è è nascosto davvero molto bene ).

Un guasto? Mancanza di corrente? Chissà, ma la questione è un’altra: qualsiasi sia il problema se non risolto in tempi ragionevoli si trasforma inevitabilmente in disservizio soprattutto per chi è costretto a una vita da pendolare. 

C’è da sperare che  capitreno e controllori  siano stati informati e chiudano un occhio visto che la mancanza non è certo dei viaggiatori. Ma a pochi mesi dall’ultima circolare che invitava il cosiddetto «personale viaggiante» alla tolleranza zero vincolandone il bonus in busta paga al numero di sanzioni collezionate (5 euro per chi sale sulla prima carrozza confessandosi senza biglietto; 21,65 per chi viene beccato a viaggiare a scrocco) non resta davvero che sperare. (m.v.)

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