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Grande musica in Duomo con l'orchestra del Campiani

Molti i mantovani che in Duomo hanno colto l’opportunità di ascoltare il concerto offerto alla città in occasione del Natale, una tradizione che da ormai ventisei anni porta ai cittadini gli auguri in musica.

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MANTOVA. Molti i mantovani che in Duomo hanno colto l’opportunità di ascoltare il concerto offerto alla città in occasione del Natale, una tradizione che da ormai ventisei anni porta ai cittadini gli auguri in musica. Prima era la Banca agricola mantovana, ora è il Monte dei Paschi di Siena a sostenere l’operazione, da quest’anno assieme a Confindustria Mantova. Protagonisti della serata i musicisti dell’orchestra d’archi del Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, diretti dal maestro Luca Bertazzi, con il soprano Rosa Diana Cárdenas Allfonso, Giampaolo Etturi al saxofono e Marco Benato al vibrafono.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) In Duomo gli auguri in musica alla città]]

Riservati agli invitati - dalle autorità ai protagonisti del mondo economico mantovano - i posti a ridosso dell’orchestra, alcune sedie vuote sono rimaste solo verso il fondo delle navate laterali. Prima del concerto, i saluti. Ha esordito Elfo Bartalucci - responsabile dell'area territoriale Lombardia sud ed Emilia Romagna di BMps, al suo terzo concerto degli auguri -, ricordando come la banca senese intenda continuare a rimanere vicina alla città anche in un periodo molto complesso sia per l’economia che per la stessa azienda.

Grande musica in Duomo per gli auguri alla città

Le sue parole a un certo punto sono state interrotte da uno spettatore che, dal fondo del Duomo, con parole alquanto volgari, ha invitato a non parlare di banche in chiesa e di passare alla musica. Il presidente di Confindustria Mantova, Alberto Marenghi, ha promesso che il sostegno dell’associazione continuerà anche nei prossimi anni. Infine, le parole intense di Sergio Cordibella, presidente del Conservatorio Campiani, alla sua ultima uscita in quanto tale, non potendo per legge più continuare a mantenere l’incarico. Cordibella ha ricordato i direttori che l’hanno affiancato, da Giordano Fermi a Eros Roselli, fino all’attuale, Salvatore Spanò, ha ringraziato gli enti sostenitori («in tempi così difficili, non era scontato che l’evento si ripetesse») e ha concluso con un doppio messaggio di speranza: il primo, guardando gli orchestrali, esempio di una gioventù che si applica per costruire il futuro; il secondo, guardando alla città, citando Gianni Rodari: «Se tutti ci diamo una mano, i tempi bui possono finire anche per Mantova».

Dalle parole alla musica: un repertorio classico eseguito da giovani talenti che hanno potuto così dimostrare le proprie capacità, partendo dal concerto sarà affidata al Concerto Grosso in Sol maggiore, op. 6 N° 8 “Fatto per la Notte di Natale” di Arcangelo Corelli (1653-1713). A seguire, brani di Alexander Glazunov, Frank Bridge, Emmanuel Séjourné, Arvo Pärt, Georg Friedrich Haendel, Wolfgang Amadeus Mozart, Gustav Holst e Jean Sibelius. Molti e calorosi gli applausi riservati all’orchestra, al direttore ed ai solisti.

 

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