Separazioni veloci Una firma e 16 euro
Ora il matrimonio si può sciogliere negli uffici comunali Ma solo senza figli minorenni. E in via Roma c’è già la coda
di Sandro Mortari
MANTOVA. Anche a Mantova, molto presto, per separarsi o divorziare basterà rivolgersi in Comune. Senza avvocati e giudici, e con la modica spesa di 16 euro. Una vera e propria rivoluzione innescata dalla legge entrata in vigore lo scorso 11 dicembre. Dalla metà di gennaio il servizio diventerà operativo. «E abbiamo già una lunga lista d’attesa» ha riferito il sindaco Nicola Sodano.
L’ufficio matrimoni del settore servizi demografici da tempo si stava attrezzando per giungere puntuale all’appuntamento. Adesso che l’organo politico ha deliberato, in via Gandolfo tutto è pronto per accogliere le prime coppie che vorranno utilizzare la possibilità di sciogliere, civilmente, il legame matrimoniale. «Più che liste d’ attesa, sono tante le richieste di informazioni che abbiamo ricevuto» fanno sapere dagli uffici, «almeno una ventina di chiamate nel giro di un mese» precisano.
Certo, andare in Comune per separarsi o divorziare non è per tutti. Per farlo servono determinate caratteristiche. Innanzittutto, bisogna che i coniugi non abbiano figli minorenni oppure figli maggiorenni disabili o non autosufficienti e neppure beni da dividere. «L’accordo non deve contemplare alcun trasferimento patrimoniale» recita la legge; ciò significa che il marito e la moglie che compariranno in Comune non dovranno avere in sospeso alcuna questione relativa, per esempio, alla casa e al suo passaggio di proprietà da un coniuge all’altro. Insomma, si andrà in via Gandolfo solo per sancire lo scioglimento del vincolo matrimoniale e senza alcuna pretesa.
Come fare? Basterà telefonare all’ufficio matrimoni e prendere un appuntamento. Il funzionario convocherà i coniugi per il primo atto formale: in quella sede dovranno autocertificare di essere nelle condizioni per la separazione veloce, pagare i 16 euro di diritti ed esprimere la volontà di lasciarsi. Il funzionario fisserà una seconda convocazione, che non potrà essere fatta prima di 30 giorni (giusto il tempo per un eventuale ripensamento). Quella sarà la sede per ottenere definitivamente la separazione o il divorzio.
Senza giudici e avvocati di mezzo (anche se la presenza di questi ultimi è facoltativa). Con una precisazione: il divorzio sarà solo quello consensuale e decorsi i tre anni di separazione.
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