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Sequestrato in Svizzera il ritratto di Isabella d'Este di Leonardo

Il dipinto, un olio su tela, sarebbe - secondo gli inquirenti - attribuibile a Leonardo da Vinci, che lo ritengono pienamente compatibile, quanto a datazione, con la pittura dei primi decenni del XVI secolo. La Bulbarelli: "Riportiamolo a Mantova".

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(ansa)

MANTOVA. È un ritratto di Isabella d'Este il dipinto, attribuito a Leonardo, sequestrato dalla Guardia di finanza e dai carabinieri per la tutela del patrimonio artistico nell'ambito di una complessa indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Pesaro. Il quadro, di cm 61x46,5 di dimensione, è stato individuato nel caveau di un istituto fiduciario svizzero con sede a Lugano. 

(ansa)

Il dipinto, un olio su tela, sarebbe - secondo gli inquirenti - attribuibile a Leonardo da Vinci sulla base di pareri e di perizie eseguite con la fluorescenza, che lo ritengono pienamente compatibile, quanto a datazione, con la pittura dei primi decenni del XVI secolo.

Lugano, nel caveau spunta un capolavoro di Leonardo

La Procura procede per associazione per delinquere finalizzata all'illecita esportazione di opere d'arte in assenza di licenza di esportazione e alla commissione di truffe in danno di società di assicurazione. Al rientro del quadro in Italia, saranno eseguite ulteriori perizie per confermare la paternità dell'opera.

La coordinatrice di Forza Italia Paola Bulbarelli ha scritto su Facebook: "La nostra Isabella d'Este portiamola a Mantova. Mi batterò per questo".

La procura della repubblica di Pesaro è convinta di aver messo le mani su un traffico internazionale di opere d’arte, che va oltre il dipinto Isabella d’Este, attribuito a Leonardo da Vinci, scoperto in un caveau di una banca svizzera.

È quanto è emerso nel corso della conferenza stampa, presso il palazzo di giustizia. Il procuratore della repubblica, Manfredi Palumbo, ha parlato di decine di indagati, che potrebbero essere responsabili, a vario titolo, dei reati di illecita esportazione di opere d’arte e associazione a delinquere. Domani sono attesi i primi riscontri relativi alle perquisizioni eseguite, su ordine della procura pesarese, da carabinieri e guardia di finanza.

 

 

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