Dalla preghiera al volontariato: il centro islamico si allarga
Sabato l'inaugurazione della nuova sede in un capannone. Tra le attività la mediazione culturale, il sostegno ai deboli e l'insegnamento della lingua araba. Di recente la condanna dell’attentato di Parigi

VIADANA. Inaugura sabato a Viadana la nuova sede del centro culturale islamico Attaqua. L’associazione avrà sede in un capannone affittato in via Orefice, a due passi dal centro. Appuntamento alle 19 per una lezione tenuta dall’avvocato Shaykh Abdurrahman Pasquini, cittadino italiano convertitosi all’Islam da quarant’anni.
Presidente del sodalizio è Ahmed Attarki, origini marocchine e abitazione a Viadana da tempo, tanto che il figlio primogenito è nato nel vecchio ospedale di largo De Gasperi. L’associazione (il nome Attaqua significa Persona timorata) è composta da una ventina di persone, tutte residenti a Viadana. Attorno gravitano le famiglie e la comunità dei fedeli di religione musulmana del territorio.
L’associazione si propone di svolgere attività di volontariato in ambito sociale: mediazione culturale, assistenza ai cittadini stranieri per documenti e pratiche burocratiche, aiuto nell’inserimento, sostegno alle famiglie in difficoltà, attività in ambito interculturale (i fedeli musulmani che fanno riferimento al gruppo appartengono a una decina di nazionalità), opportunità di incontro per le donne, biblioteca. Nella sede di Attaqua si terranno anche momenti di preghiera nonché di approfondimento spirituale, dei fondamenti della dottrina islamica e della lingua araba.
I referenti dell’associazione promettono impegno attivo per le tematiche della pace e del dialogo: nei giorni scorsi, all’indomani dell’attentato alla sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, il segretario di Attaqua, Amin Attarki, era intervenuto pubblicamente per raccontare come tale atto terroristico addolorasse ancora di più «in quanto compiuto in nome dell’Islam, che è religione che insegna la pace e il dialogo».
Nella sua ultima riunione, la Consulta viadanese del volontariato ha accolto la candidatura dell’associazione Attaqua, accettandola fra i sodalizi membri: nel corso dell’assemblea i rappresentanti delle associazioni già aderenti si erano informati su finalità e modus operandi, ricevendo rassicurazioni sul fatto che Attaqua intende mettersi a disposizione dell’intera comunità cittadina. Nel logo dell’associazione, oltre alla mezzaluna e alla stella, compare il simbolo civico dell’arco di Portanuova.
Negli anni scorsi, la comunità islamica era solita riunirsi in un vecchio spazio commerciale di vicolo Bonomi. Qui era stato allestito un piccolo banco alimentare, per la raccolta di prodotti non deperibili e la loro redistribuzione a persone in difficoltà. La nuova sede sarà più grande e confortevole, e meglio servita da posti auto. Il centro culturale è stato allestito ed arredato grazie al lavoro volontario e ai materiali messi a disposizione dai fedeli.
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