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Barbieri, star del fantasy tra i protagonisti di Mantova Comics

Apre i battenti venerdì 6 marzo la tre giorni dedicata agli eroi di cartone e ai videogiochi al Palabam. L'illustratore mantovano tra gli ospiti della decima edizione: "Un suggerimento per la fiera della Grazie? Date spazio anche a espressioni non religiose al concorso dei madonnari"

Rita Lafelli
2 minuti di lettura

MANTOVA. Anche quest'anno Mantova Comics & Games aprirà la stagione fieristica dedicata alle nuvole parlanti. Da venerdì 6 marzo a domenica,  il Palabam ospiterà la manifestazione per eccellenza dedicata ai fumetti con largo spazio alla fantasia, arrivata al 10º compleanno.

La bella e agguerrita "Mantova Girl" di Paolo Pantalena , è il simbolo del 2015. Tra le principali case editrici che saranno presenti con novità editoriali in anteprima, si trovano Sergio Bonelli Editore, Panini Comics, Star Comics, RW/Lion, J-Pop. Tra i i protagonisti Sio, blogger, fumettista e da poco anche game designer,lo stesso Pantalena, Paolo Martinello, disegnatore ufficiale di Dylan Dog e Joe Dever, autore della celebre collana di libro game Lupo Solitario. Mantova Comics & Games trasformerà inoltre il Palabam in una sala giochi, animata da tornei, contest esclusivi e tante postazioni.

Nel fine settimana, Mantova, la “bella addormentata”, sarà risvegliata dal bacio di tanti coloratissimi personaggi e per tre giorni diverrà la capitale del regno della fantasia. La magia prenderà vita al Palabam, dove, da venerdì a domenica, si terrà la decima edizione di “Mantova comics & games”, il festival dei fumetti e dei videogiochi.

Tra le star più attese dai tanti appassionati di editoria fantasy, c’è Paolo Barbieri, che sarà presente per tutta la durata della manifestazione. Nello stand I.team, condiviso con l’amico e collega Dany Orizio, l’illustratore mantovano sarà a disposizione del pubblico per foto, disegni ed autografi e risponderà a tutte le domande dei lettori. Sarà l’occasione per conoscere da vicino questo artista di fama internazionale, che vanta molti record. Nel 2011 è stato il primo illustratore italiano ad essere scelto come “Artist guest of honor” al festival del fantasy di Lucca e ad avere il privilegio di essere il protagonista di una mostra antologica nel Palazzo ducale della città toscana. Inoltre, è il primo artista ad aver realizzato opere illustrate a tema per Mondadori: “Favole degli dei”, “L’inferno di Dante”, “L’apocalisse” e “Fiabe immortali”.

Nei suoi libri, che saranno in vendita nello stand, Barbieri ha dato un volto ai personaggi della mitologia greca, ha reinterpretato l’opera più intensa del sommo poeta, il libro più inquietante della Bibbia e le favole più amate. In ciascun volume spicca la capacità dell’artista di raccontare un’intera storia in un dipinto. Dote, che si evidenzia anche nelle centinaia di copertine realizzate dall’artista per i libri di famosi scrittori, tra cui Terry Brooks, Licia Troisi, Umberto Eco, Michael Crichton e Wilbur Smith. Nonostante i suoi dipinti viaggino in tutto il mondo, Barbieri resta legato alla propria città.

«Le atmosfere mantovane sono nel mio Dna – spiega – Le nebbie, il Mincio, i tanti piccoli corsi d’acqua e la loro vegetazione spesso entrano nelle mie opere e divengono parte di suggestioni surreali». Barbieri, in passato, si è cimentato anche nell’arte dei gessetti, vincendo nel 2003, come maestro, il concorso nazionale dei madonnari di Grazie e piazzandosi al secondo posto nel 2005.

«In seguito mi è stato chiesto più volte di far parte della giuria – racconta - ma ho accettato solo la scorsa estate. Ho cominciato ad osservare seriamente le opere dei madonnari all’inizio degli anni Novanta. All’epoca, a Grazie, prendevano corpo disegni molto belli, realizzati con diverse tecniche e materiali (addirittura sassi e sabbia) e le opere spaziavano, abbracciando anche il genere fantasy. Poi c'è stato il passaggio a regole più rigide e la qualità media si è notevolmente abbassata. E’ un peccato che non sia stata considerata l'evoluzione dell'arte e degli stessi madonnari. Nei festival mondiali trovano spazio tanti temi ed illusioni ottiche sorprendenti. Grazie dovrebbe adeguarsi, per generare maggior richiamo. Comprendo l’esigenza di restare legati al sacro - conclude il disegnatore mantovano -, ma basterebbe creare due categorie di premi: uno per la tradizione religiosa, l’altro per le libere espressioni».

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