La casa come uno zoo, gattara finisce a processo
Cinquantenne di Virgilio accusata di maltrattamento di animali: in casa ospitava 22 gatti e 4 cani in pessime condizioni. Gli animali trovati dai vigili mentre la donna era in ospedale

MANTOVA. Una grande amore per gli animali. Un sentimento profondo, soprattutto nei confronti di cani e gatti. Ma quando la casa si trasforma in uno zoo, allora diventa davvero difficile accudirli.
E se di mezzo di sono anche problemi di salute e nello stesso tempo un trattamento sanitario obbligatorio, la situazione rischia di diventare ingestibile. Una donna di 50 anni di Virgilio (omettiamo le generalità a causa delle valutazioni mediche ancora in corso, ndr) è finita a processo oggi, mercoledì 4 marzo, con l’accusa di maltrattamento di animali.
Nella sua abitazione ospitava 22 gatti e 4 cani in pessime condizioni. Gli animali erano malnutriti e alcuni malati. La maggior parte chiusa tra le quattro mura domestiche, nonostante all’esterno l’abitazione avesse anche un piccolo giardinetto. E quanto polizia locale e personale del servizio di veterinaria ha fatto visita alla sua casa ha trovato un animale già morto.
I fatti risalgono a tre anni fa e sono avvenuti in coincidenza con un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) a cui la donna all’epoca fu sottoposta. Nel momento della visita coatta in ospedale, la 50enne ha fatto presente alla polizia locale che nella sua abitazione aveva lasciato i suoi amati animali. A quel punto i vigili e gli operatori del servizio di veterinaria hanno raggiunto l’abitazione della donna e si sono trovati di fronte a una scena allucinante: la casa era piena di animali, fra cui ventidue gatti e quattro cani. Un gatto nel frattempo era già morto e gli altri animali erano detenuti in pessime condizioni sanitarie. Alcuni di loro già ammalati, altri in una fase di acuta denutrizione. Tutti gli animali sono stati immediatamente trasferiti nei canili e nei gattili della zona, ma nel frattempo altri due gatti sono morti.
Al rientro dall’ospedale alla 50enne sono stati riaffidati solo quattro gattini. Il giudice Stefano Aresu (pubblico ministero Anna Tarantino) questa mattina al termine dell’udienza, e quindi prima di emettere la sentenza, ha disposto l’acquisizione della documentazione sanitaria relativa all’imputata ed ha aggiornato il processo ad altra data per avere la possibilità di sentire anche il medico curante.
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