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‘Sondaggio’ degli scout: bocciati Comune e liste

I giovani dell’Agesci chiedono ai cittadini di esprimersi sul web. La maggioranza insoddisfatta dell’amministrazione, ma anche dei candidati

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VIADANA. “Viadana, una cosa in comune”: è il titolo di un sondaggio informale che circola in questi giorni sul web. A promuoverlo, gli Scout del clan “Grande fiume”: un gruppo di circa venti ragazzi 17-22enni, animato dai capi Alessandro Amadasi, Marcella Betti, Cristina Avosani e Marco Boroni Grazioli. Il “capitolo” cui quest'anno il clan si è dedicato è “La cittadinanza”: «Cosa significa essere cittadini attivi? Come sviluppare uno spirito critico costruttivo?». Nelle settimane scorse, i ragazzi hanno incontrato all'oratorio di Castello Martino Conforti, uno dei responsabili d'area municipali, per apprendere il funzionamento della macchina comunale; nei giorni scorsi, durante un'uscita a Roma, hanno incontrato un funzionario della Regione Lazio; e nei prossimi giorni si confronteranno con alcuni candidati sindaci. Il sondaggio, lanciato mediante una piattaforma Google, punta a «capire un po' meglio la politica della nostra città».

A ieri, 64 persone (di cui circa la metà minori di 30 anni d'età, il 58% maschi) hanno partecipato al test. Dalle prime risposte, emergono chiaramente alcune priorità: per il 40% degli intervistati la nuova amministrazione dovrà lavorare sulle infrastrutture, e per altrettanti sui servizi, mentre poco interesse riscuote la questione intrattenimento. I punti da valorizzare, nell'ordine: la piazza (37 spunte), il parco Baden-Powell, le scuole, il teatro e i Giardini (solo 7 spunte). La metà degli intervistati chiede iniziative culturali. E se nessuno si dice totalmente soddisfatto dei servizi erogati dal Comune, in 19 si proclamano assolutamente insoddisfatti. Il 62,5% ritiene che i candidati sindaci abbiano proposto sinora in modo poco adeguato le loro idee. Il 42,5% riconosce però di essere poco attivo nella vita politica del paese. (r.n.)

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