Il Verdi sarà abbattuto, le sue pietre nel nuovo teatro
La struttura, pur essendo stata costruita un secolo fa, non presenta elementi di pregio, a causa di un intervento infelice ed invasivo, che nel 1975 la privò della storica facciata
Rita Lafelli
RODIGO. Il teatro Verdi di Rodigo sarà demolito e le sue antiche pietre rivivranno nella facciata di un nuovo edificio, moderno, funzionale ed antisismico.
La decisione è stata presa da un’ottantina di cittadini, che, accogliendo l’invito dell’amministrazione comunale, lunedì sera si sono radunati nella sala congressi di Villa Balestra per decidere, insieme alla giunta, quale futuro riservare allo storico luogo di aggregazione della comunità, gravemente danneggiato dal terremoto del 2012.
Aprendo la riunione, il sindaco Gianni Chizzoni ha informato i presenti che i periti della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, dopo aver effettuato un sopralluogo, hanno ritenuto di non dover porre alcun vincolo sull’edificio.
La struttura, infatti, pur essendo stata costruita un secolo fa, non presenta elementi di pregio, a causa di un intervento infelice ed invasivo, che nel 1975 la privò della storica facciata.
L’immobile, ora somigliante più ad una vecchia casa stile anni Settanta che ad un teatro, è chiuso da tre anni, a causa delle lesioni inferte dalle scosse sismiche, ma la sua importanza sociale è stata sottolineata dal vicesindaco Marco Zen, che, durante l’assemblea, ne ha ripercorso la storia, ricordando le innumerevoli iniziative, che si svolsero tra le sue mura.
«Restaurare la struttura non ci consentirebbe di raggiungere i più elevati standard di resistenza alle sollecitazioni telluriche e di efficienza energetica – hanno spiegato gli amministratori – né di ottenere buoni risultati estetici».
I presenti, condividendo le riflessioni della giunta, hanno optato per la demolizione del Verdi e la costruzione di un nuovo teatro, che potrà essere gradevole alla vista, funzionale e sicuro.
La parola è poi passata all’architetto Stefano Cornacchini, che, insieme ai suoi collaboratori, ha illustrato alcuni progetti.
Tra questi, ha riscosso grande successo la bozza che prevede finiture con mattoni a vista sulla facciata. I cittadini, vedendo i disegni, hanno proposto di utilizzare, per le decorazioni, le antiche pietre del Verdi, che, dopo la demolizione, potranno essere in parte recuperate.
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