Viadana, denuncia del candidato sindaco:«False e-mail con il mio nome»
Dario Anzola si rivolge alla polizia: «Qualcuno invia messaggi truffa per screditare la mia immagine». Sott’accusa un candidato di Forza Viadana, lista che sostiene l'aspirante sindaco Giovanni Cavatorta
Riccardo Negri
VIADANA. Si appesantisce il clima della campagna elettorale: Dario Anzola si è rivolto alla polizia postale di Mantova, presentando un esposto per segnalare la diffusione di mail false. Il candidato sindaco punta il dito contro un cittadino che partecipa alle elezioni per un diverso schieramento. «Qualcuno – afferma Anzola – ha creato un falso indirizzo di posta elettronica, utilizzando il mio nome. E da quell’account ha inviato un testo a vari destinatari (aziende, enti pubblici, giornali, ministero dell’Istruzione, scuole di Viadana)».
La mail in questione conterrebbe attacchi agli avversari politici: «Offese irripetibili – assicura Anzola – che io naturalmente non ho mai scritto. Parole che non ho mai pronunciato e mai pronuncerei. Queste mail hanno il chiaro intento di screditare me e il mio lavoro, di sporcare la mia immagine e di attaccarmi dal punto di vista etico, al quale tengo particolarmente, facendomi apparire cattivo e deprecabile».
Il candidato sindaco ha sporto querela, e la polizia postale ha avviato un’indagine: «Confido che si risalga presto all’autore, o agli autori, di questo gesto così infame ed infamante». Anzola assicura di avere citato esplicitamente un nome nella querela: «Un signore che, a quanto risulta da varie testimonianze, nei giorni scorsi ha mostrato a diverse persone le false mail dal suo cellulare, cercando di diffamarmi e promettendo che tale materiale sarebbe stato usato a tempo debito, cioè a pochi giorni dalle elezioni, per demolirmi. Il tizio in questione è candidato della lista Forza Viadana, che sostiene Giovanni Cavatorta. Sarà chiamato a rispondere delle sue minacce negli uffici giudiziari».
Anzola aggiunge che una candidata di una sua lista ha ricevuto una lettera anonima, con la promessa che la sua partecipazione alle elezioni le costerà la clientela. «È fare politica? La via del terrore, del sospetto, del discredito? Ma se qualcuno – commenta Anzola – pensa di spaventarmi con questi metodi meschini, si sbaglia. Non fa anzi che alimentare la mia volontà di impegnarmi per far risorgere Viadana. La città non può finire in mano a chi punta soltanto a distruggere e devastare».
Temi ripresi anche da Davide Montanari (capolista Frazioni nord e Viadana uniti): «È buona cosa che molte persone delle frazioni nord si siano messe in gioco per queste amministrative, perché la pluralità è sinonimo di democrazia e libertà. Meno nobile è volersi mettere in luce cercando di screditare l’attività del Comitato per le frazioni, con attacchi sterili ed anche inutili, visto che i risultati ottenuti sono innegabili».
Montanari sosterrà Anzola «perché ha dimostrato attenzione e sensibilità ogni qual volta ci fosse un problema da risolvere. Nel 2011 mi era spiaciuto che non avesse vinto Barzoni, visto che ero nella sua squadra; ma non ho biasimato nessuno».
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