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Fondazione Maugeri: raggiunto l’accordo con la Regione

Un passo in più verso il risanamento. In cambio del dietrofront nel processo, sul piatto 17,5 milioni

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CASTEL GOFFREDO. Pace fatta. La Regione si ritira come parte civile dal processo che vede coinvolti gli ex vertici della Maugeri e in cambio ottiene la possibilità di avere in pegno le azioni della nuova azienda che si costituirà con il piano di ristrutturazione.

La Giunta di Maroni ha approvato ieri l’accordo tra il Pirellone e la Fondazione finita negli scorsi anni al centro di una inchiesta giudiziaria.

In cambio della revoca della costituzione di parte civile nel processo penale, che la vede responsabile in quanto datore di lavoro dell’ex direttore generale Costantino Passerino, la Maugeri mette subito sul piatto 17 milioni e mezzo di euro. Si tratta di un anticipo, attraverso la rinuncia ad alcuni crediti e finanziamenti per circa 15 milioni e al pagamento di due milioni e mezzo.

Le cifre nel dettaglio parlano di due milioni di euro in contanti, un milione e mezzo di euro dalla rinuncia di Maugeri a crediti per una partita di farmaci e 10 milioni e mezzo di euro di contributi regionali per la ristrutturazione della clinica di Montescano e a 9 milioni e mezzo di euro per il centro di Tradate a cui Maugeri rinuncia. E ancora: la Fondazione è disposta a mettere il proprio patrimonio immobiliare (di 254 milioni di euro) in un fondo per poi venderne le quote. L'attività sanitaria, invece, dovrà confluire in una Newco senza più debiti e risanata: il 50 per cento delle azioni saranno in mano alla Regione, a titolo di garanzia.

La Fondazione registra «con soddisfazione l’approvazione dell’accordo transattivo», soprattutto perché la citazione inpediva di fatto lo sviluppo dell’azione di risanamento intrapresa, nel novembre scorso, con la richiesta di concordato con riserva al tribunale di Pavia. «Si trattava infatti di un contenzioso potenzialmente enorme, che non poteva restare sospeso e che doveva essere gestito nell’ambito della procedura avviata in tribunale» è il commento ufficiale diramato dalla Maugeri. Un accordo «di grande ragionevolezza» perché «resta aperto a qualsiasi soluzione, a fronte di un anticipo corrisposto dalla Fondazione. La determinazione del danno, viene, infatti, rinviata alla conclusione dei procedimenti civili e penali in corso». La Regione, sottolinea il comunicato, «mantiene intatte le sue rivendicazioni ottenendo la possibilità di richiedere pegno sulle azioni della nuova azienda sanitaria, che verrà costituita con il piano di ristrutturazione. L’accordo permette alla Fondazione di procedere speditamente verso una positiva soluzione della procedura, i cui termini scadono il prossimo 2 maggio».

Conclude il comunicato «Tenendo al centro l’interesse pubblico, Regione Lombardia ha mostrato di riconoscere la bontà del lavoro di Fondazione Maugeri per superare le difficoltà finanziarie continuando a garantire l’elevata qualità dei servizi offerti a favore della salute dei cittadini».

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