Abusò di una bimba: condannato a 12 anni
L’uomo, un camionista di 62 anni, violentò la figlia della sua compagna, che allora era ai primi anni di scuola elementare

MANTOVA. Dodici anni di reclusione, cinquemila euro di risarcimento provvisionale e l’obbligo di stare lontano da luoghi frequentati da minori per almeno un anno.
È la condanna inflitta ieri dal collegio dei giudici Villani-Brigantini-Telò ad un camionista 62enne originario di un paese alle porte della città, attualmente detenuto. Non pubblichiamo nome e cognome dell’uomo ad esclusiva tutela della vittima, una bambina che all’epoca dei fatti (dal 2005 al 2009) era piccolissima, ai primi anni di scuola elementare, e ora è un’adolescente ma ancora minorenne.
Lei, la bimba, era la figlia della convivente dell’uomo, una ragazza giovane arrivata dalla Romania in cerca di lavoro in Italia. La ragazza conobbe il camionista mantovano e tra i due si instaurò una relazione. La storia durò a lungo, una decina di anni almeno. I primi - nonostante la notevole differenza d’età fra i due, quasi trent’anni - la storia sembrava andare bene. La compagna nei primi tempi si occupava della figlia e della casa, poi trovò un lavoro. Quando lei era fuori, al pomeriggio, lasciava così la sua bambina al convivente. E proprio in quelle occasioni sarebbero avvenuti gli abusi, scoperti dalla madre dopodiché la bambina aveva lamentato dolori addominali.
Ieri in tribunale si è tenuta l’ultima udienza del processo. Erano presenti l’imputato, attualmente detenuto per scontare altre due condanne per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia (la prima famiglia, avuta in Sicilia), difeso dall’avvocato Trevisan ed era presente la ex compagna, nonché madre della bimba abusata, che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Cristina Tarchini.
Il pm Maria Rosaria Micucci ha tenuto la sua requisitoria, sostenendo la completa responsabilità dell’uomo, provata dai precisi racconti che la bimba riferì a suo tempo a una psicologa, nel corso di un incidente probatorio e dalle relative perizie mediche. Al termine, la pubblica accusa ha chiesto dodici anni di carcere.
Ha chiuso l’udienza l’arringa del difensore, il quale ha di fatto sostenuto la completa innocenza del suo assistito ed ha chiesto per lui l’assoluzione.
I giudici invece, visti anche i precedenti e visti i numerosi riscontri emersi durante tutto il processo, le perizie mediche e psicologiche, le testimonianze raccolte, hanno ritenuto il camionista 62enne responsabile di violenza sessuale ai danni di una bambina minore di dieci anni. E l’hanno condannato a dodici anni di carcere, cinquemila euro di provvisionale (erano 25 quelli chiesti dalla parte civile) e il divieto ad avvicinarsi a luoghi frequentati da minori. (dm)
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