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Inciuci tra liste a Viadana? Fuoco incrociato su Anzola

Le dichiarazioni dell’ex vicesindaco e aspirante sindaco innescano le reazioni di 5Stelle, Pd e Area Popolare

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Il candidato sindaco Dario Anzola 

VIADANA. Accordi elettorali? Le ipotesi ventilate dal candidato sindaco Dario Anzola hanno scatenato una serie di repliche e controaccuse. Anzola aveva parlato di presunti accordi «tra la Lega e la componente Verdi dei grillini». «Una provocazione – risponde il gruppo di lavoro del Movimento 5Stelle – che respingiamo, perché falsa, priva di riscontri oggettivi e non credibile. Una supposizione che viene, tra l’altro, da uno che alle precedenti elezioni 2011, al ballottaggio, strinse alleanze di maggioranza innaturali a colpi di atti notarili».


Il riferimento è all’accordo tra l’Udc e le liste a sostegno di Giorgio Penazzi, che portò alla vittoria al secondo turno dello schieramento di centrosinistra e valse ad Anzola la nomina a vicesindaco. «L’unica alleanza di 5Stelle Viadana – assicura il gruppo di lavoro – è quella coi cittadini. Obiettivo: spazzare via la casta responsabile del fallimento politico viadanese, mediante una “rivoluzione gentile” fatta di sorrisi, onestà e competenza. Vogliamo mandarli tutti a casa, per ricostruire insieme una comunità».


Anzola aveva parlato anche di abboccamenti tra il candidato sindaco Nicola Federici (Pd) ed esponenti di Forza Italia. «Al ballottaggio – replica però Federici – non faremo apparentamenti con nessuno: tanto meno con chi ideologicamente è al nostro opposto. Gli inciuci li lasciamo agli altri».
Interviene anche Paolo Rossin di “Area popolare” (movimento che costituisce una lista con Fi in appoggio a Giovanni Breveglieri). «Le affermazioni di Anzola – afferma Rossin – fanno sorridere. Solo oggi vede, come mai prima, la necessità di staccarsi dai partiti e correre con una lista civica, considerandola l’unica via percorribile per combattere la disaffezione verso la politica. Premesso che nel contesto del laboratorio politico moderato c’è anche Ncd-Area popolare, voglio ricordare che il nostro gruppo si presenta nel segno dell’innovazione e del rinnovamento. Nessuno si permetta di insinuare cose mai definite. Se, come sostiene Anzola, il Pd vede nel nostro progetto e nelle persone che ne fanno parte una realtà nuova e credibile per Viadana, si chieda come mai non fa lo stesso col suo progetto, considerando che Federici ha pure condiviso tre anni di giunta con Anzola».

Secondo Rossin, l’ex vicesindaco dovrebbe insomma evitare di fare la predica ad altri: «Come esponente Udc, era prima consigliere di minoranza assieme alla Lega; poi è passato in giunta a fianco del Pd, nell’amministrazione commissariata e sfiduciata; ed ora si ripresenta come il nuovo, vergine politicamente ed apartitico. Basta bugie». (r.n.)
 

 

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