Castel Goffredo, a scuola con il car pooling
Via al progetto car pooling. Si comincerà con un questionario distribuito ai genitori. Duplice obiettivo: meno smog e diminuire le spese comunali per il trasporto

CASTEL GOFFREDO. Obiettivo car pooling per abbattere il traffico, l’inquinamento, i costi del trasporto pubblico e aumentare la sicurezza attorno alle scuole di Castel Goffredo.
Il termine inglese sta per “auto di gruppo” e consiste nella condivisione dei posti auto per portare i figli a scuola. Dopo l’attivazione l’anno scorso del Piedibus, il servizio a piedi che ogni giorno coinvolge cento alunni, il passo successivo è di dimezzare ulteriormente i veicoli a motore.
Per questo motivo è stata avviata un’indagine sulla mobilità, tramite questionario da consegnare entro il 3 giugno, fra i genitori di asilo, elementari e medie. L’idea è venuta a Marco Maggi, assessore all’istruzione castellana, per ricercare soluzioni ecologiche sicure ed alternative per raggiungere la scuola. Ma c’è un’altra chiave di lettura per comprendere questa scelta. Ogni anno il Comune spende circa 100 mila euro per il trasporto con il pulmino scolastico, una vera mannaia per le casse municipali (qualcosa di simile era stato ipotizzando l’anno scorso a Porto e San Giorgio). Perciò la volontà è quella di abbassare la spesa e iniziare a sensibilizzare sin da subito le persone.
«Purtroppo vi sono ancora molte auto che viaggiano con solo un passeggero a bordo – dice l’assessore Maggi – e sarebbe bello condividere i posti auto liberi con gli alunni che abitano vicino a noi. In questo modo ci saranno meno inquinamento, meno traffico e verranno fatte nuove amicizie». Appena ha iniziato a circolare la voce del car pooling, i genitori si sono subito preoccupati per l’assicurazione della macchina. «Se succede qualcosa? Siamo coperti in caso di incidente?» la domanda che si sono posti i papà e le mamme. «Basta essere in regola con la normale assicurazione obbligatoria dell’auto» tranquillizza Maggi.
Il primo traguardo da raggiungere per l’amministrazione è di organizzare almeno venti equipaggi, così da togliere dalla strada all’incirca quaranta auto e gli scuolabus potrebbero velocizzare il proprio percorso. A tirare le fila di tutto, cioè a organizzare i viaggi in auto, ci penserà un cervello digitale, un software.
Sulla scia di quanto fatto nel Comune di Porto Mantovano dalla ditta “Utiliteam”, verrà attivato un programma che trova nella stessa via di residenza i possibili passeggeri. Se per esempio un alunno non ha un passaggio, può usufruire del posto auto di qualcuno che abita vicino a lui, e viceversa. Se i genitori accetteranno la proposta, il servizio partirà e il costo del software sarà a carico del Comune castellano per una cifra poco superiore ai 2 mila euro. Un incontro per chiarire tutti i dubbi e per spiegare nel dettaglio l’iniziativa, è stato fissato per martedì alle 18.15 in sala consiliare.
Alessandro Ponzoni
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