In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

La scommessa di Federici: «Credete nelle mie idee»

Il candidato del Pd, 36 anni: «Sono giovane ma non mi farò gestire da nessuno». I dissidi interni al partito? «Acqua passata». Ecco il suo progetto per la città

Riccardo Negri
3 minuti di lettura
Le liste che appoggiano Nicola Federici 

VIADANA. Nicola Federici è il candidato sindaco del Partito Democratico e della lista civica Nicola Federici x Viadana. Imprenditore, punta a portare in amministrazione municipale le attitudini maturate nell’esperienza professionale: «Gestisco – spiega il candidato – un’impresa di quattordici dipendenti, e il Comune di Viadana è un’azienda complessa, che richiede capacità e competenze».

Lei, Federici, nonostante la giovane età, non è però nuovo alla vita politico-amministrativa. Un retroterra che, secondo alcuni, potrebbe condizionarla.

"Io sono Nicola Federici, non Pavesi o Penazzi (gli ultimi due sindaci; ndr). Penso che mi si possa riconoscere di avere le mie idee, capacità, competenze ed esperienze, e ciò credo possa rassicurare sul fatto che non mi farò gestire da nessuno: né dai politici né dai burocrati".

Lei è segretario cittadino del Pd, partito uscito con le ossa rotte dalla precedente esperienza amministrativa.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Imprenditore green con la passione per lo sport]]

"Dopo il commissariamento dei due circoli, ho preferito restare nel partito per portare avanti le battaglie in cui crediamo. Ma, rispetto alle conflittualità interne di un anno fa, ora la situazione è diversa: abbiamo una segreteria completamente rinnovata, composta da giovani under 36 che si sono messi a disposizione del territorio".

Rimangono peraltro nel partito anche persone di esperienza, che ci aiuteranno a crescere. Qual è il valore aggiunto dato dai giovani?

"Grazie al loro entusiasmo e voglia di fare, abbiamo predisposto un programma elettorale di ben quaranta pagine. È frutto di vari incontri: analisi delle problematiche e delle possibili soluzioni, studio di esempi ed esperienze positive, lavoro di sintesi".

IL VIDEO: l'intervista in tre minuti

Un candidato, tre domande, tre minuti: Federici aspirante sindaco di Viadana

Oltre al Pd, la sosterrà una lista civica. Formata da persone in gamba e rappresentative del territorio. Una sola civica, per evitare condizionamenti in caso di vittoria: avere una maggioranza di mille persone, che magari la pensano ognuna diversamente su varie questioni, potrebbe diventare un problema. Ci può indicare un punto qualificante del suo programma, qualcosa che le sta particolarmente a cuore?

"Il volontariato civico. Da un parte ci sono categorie di persone, dai pensionati con la minima ai giovani disoccupati, che hanno bisogno di forme di sostegno al reddito; dall’altra c’è l’ente locale, che fa sempre più fatica a trovare le risorse per determinati interventi. Le due cose si possono unire: i volontari civici possono mettersi a disposizione per manutenzioni o pulizie, ricevendo in cambio sgravi fiscali. Il loro esempio sarebbe utile anche per sensibilizzare al rispetto dei beni pubblici. Lo stesso principio deve valere per le associazioni. Trovo ingiusta la decisione di far pagare l’affitto per la sede alla Consulta del volontariato, come se già non restituisse abbastanza alla comunità col servizio che svolge. Il volontariato civico, in tali casi, può diventare anche l’escamotage tecnico cui ricorrere per non far pagare affitti ed utenze. Il momento difficile per i bilanci pubblici e famigliari impone, insomma, di battere strade nuove e creative".

Senz’altro. Ma l’amministrazione che verrà dovrà anche avere una visione progettuale e strategica a 10-15 anni. E lei come intende disegnare gli scenari futuri?

"L’obiettivo più importante sarà probabilmente la costruzione di un territorio distrettuale unito. I Comuni di Viadana, Pomponesco, Dosolo e Commessaggio, ma anche Sabbioneta, Gazzuolo e Bozzolo, dovranno unire sempre più le forze: potremmo avere un ufficio tecnico unico, un contratto unico in project-financing per l’illuminazione pubblica, un servizio unico di gestione rifiuti. Lucreremmo economie di scala, e potremmo partecipare con autorevolezza a bandi per la richiesta di finanziamenti e contributi. Viadana dovrà essere il punto di riferimento e un’opportunità per i Comuni vicini, senza spaventarli né fagocitarli. Su certe questioni, come ad esempio la sanità, il territorio sembra purtroppo avere poca voce in capitolo. Gli enti locali possono allearsi, ad esempio per mettere in piedi un sistema di trasporti efficiente per l’ospedale Oglio-Po. Ma è chiaro che gli investimenti sul presidio ospedaliero dipendono da Cremona e, se l’Azienda continuerà a tagliare, la gente si sposterà sempre più su Guastalla. Anche in questo caso, il territorio dovrà essere unito: per far capire a chi sta sopra che non possiamo continuare a rimanere ai confini delle politiche regionali. Dobbiamo far sentire la nostra voce a Milano. I servizi sanitari, dal Centro psico-sociale alla Neuropsichiatria infantile, devono rimanere ed anzi essere potenziati".

Cosa farà in caso di secondo turno?

"Pensiamo di poter arrivare al ballottaggio, e non faremo alcun apparentamento".

Nemmeno accordi, di nessun tipo?

"Chiudere tutte le porte al dialogo ed al confronto sarebbe una miopia politica. Occorre rispettare tutti, e i programmi possono sempre essere migliorati: per questo siamo disponibili a ragionare sulle cose da fare con partiti e candidati. Poi, però, i cittadini vogliono decisioni, vogliono il rispetto di scadenze: per questo non siamo disponibili ad apparentamenti che potrebbero annacquare la maggioranza".

In caso di elezione, che giunta avrà?

"Come già detto, per la sua composizione guarderò a capacità e competenze. Il vicesindaco sarà una donna, proveniente dal mondo del volontariato".

Quanto costa la sua campagna elettorale?

"Già da due mesi ho pubblicato su internet il budget. Prevediamo di spendere circa 10mila euro, finanziati da me e dal partito".

I commenti dei lettori