Sulle tracce del milionario: ora è corsa al gratta e vinci
Dopo la notizia della vincita afflusso straordinario al bar del distributore Ies: "Tutti vogliono sapere chi è il fortunato". A ruba la serie del Maxi Miliardario

MANTOVA. «Ma chi è il vincitore? Un poveraccio o uno che di soldi ne aveva già?» Chi si prefigura una dea bendata che, pietosa, bacia la fronte di un operaio cassintegrato; chi invece è pronto ad accanirsi contro un cieco destino che fa piovere sul bagnato. Comunque sia, una cosa è certa: al bar ricevitoria del distibutore Ies di via Brennero s’è scatenata la curiosità dopo la notizia della vincita di cinque milioni con un biglietto del Gratta e vinci da venti euro. E non solo. Un’ampia schiera di giocatori, accecati dal miraggio di emulare il successo del superfortunato che tra giovedì e venerdì della scorsa settimana ha fatto il colpo grosso, si è lasciata andare all’acquisto di grattini. Al punto che i biglietti della serie Maxi Miliardario ieri sono andati a ruba. Esauriti? «Macché, abbiamo una bella scorta, ne teniamo sempre un po’ di pacchi» assicura Giorgia, fidanzata di Alessandro Andreose, titolare della società che gestisce il distributore.
Chi è il misterioso vincitore? Una missione impossibile anche solo cercare di disegnarne un identikit. Quasi certamente è un uomo, visto che la maggioranza dei clienti dei servizi dell’area di rifornimento è di uomini. Dopo di che il buio. Gli stessi gestori alzano le braccia: «Qui abbiamo un migliaio di clienti al giorno: come potremmo ricordarci chi ha comprato un biglietto la scorsa settimana e, soprattutto, chi ha comprato quello vincente?» taglia corto Giorgia.
Chi ha visto sicuramente in faccia il fortunato neo milionario è il direttore dell’agenzia bancaria a cui si è rivolto subito dopo la grattata vincente. Proprio dalla banca il biglietto avrebbe preso il volo per Roma, dove ha sede Lottomatica, che martedì – come hanno fatto sapere gli stessi gestori della rivendita di via Brennero – avrebbe confermato a voce la validità del grattino e quindi impresso il proprio sigillo alla vincita.
Dunque non una bufala o la burla di un bontempone, come qualcuno aveva ipotizzato sulle prime. I dubbi che si trattasse di uno scherzo li aveva avuti per primo proprio il titolare dell’attività, Alessandro Andreose, quando lunedì aveva trovato una busta sotto la porta dello store: fuori la scritta grazie e dentro la fotocopia del gratta e vinci da 5 milioni di euro, fronte e retro. Visibili sul tagliando il timbro della banca che ha preso in consegna il biglietto, il numero 48 cerchiato in rosso e il codice a barre che, come la targa di un’auto, traccia la storia del grattino, dalla stampa all’ultimo acquirente.
«Vinti qui 5.000.000». Lo striscione del miracolo ha continuato anche ieri ad ammiccare ai clienti della ricevitoria testimoniando dove sia di casa la fortuna. Le richieste di grattare hanno reso la giornata dei gestori più intensa del solito.
I commenti dei lettori