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Mantova, pensionato muore in casa. Lo trovano 15 giorni dopo

Aveva 75 anni, era solo, ammalato e povero. L’allarme è stato dato dai vicini nel condominio popolare di via Torelli in Valletta Valsecchi

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MANTOVA. È morto per cause naturali, forse sfinito dalla malattia che lo stava sfibrando da tempo. Si è assopito in casa e il suo cuore s’è fermato. Tutto qui. Nessuno s’è curato del fatto che Franco Caleffi, 75 anni, non uscisse più di casa e non si vedesse in giro. D’altra parte faceva una vita solitaria, molto ritirata. Il sospetto che gli fosse accaduto qualcosa i vicini del condominio Aler di via Torelli 9, l’hanno avuto nel corso della serata di lunedì, quando il pianerottolo del terzo piano è stato invaso da un odore irrespirabile. Sono arrivati vigili del fuoco, forze di polizia e ambulanza.

Poco da fare per il pensionato: a un esame sommario del suo corpo, ormai ridotto alla putrefazione, la morte risalirebbe ad almeno quindici giorni fa. Anche se il gran caldo dell’ultima settimana potrebbe sfalsare la, seppur sommaria, datazione del decesso.

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Una vita non facile, quella di Franco Caleffi. Sul crinale della povertà, visto che percepiva una pensione sociale sui 600 euro al mese, aveva almeno la certezza di un alloggio. L’Aler gli aveva concesso l’appartamento di via Torelli nel 2007, dopo che, a periodi, aveva soggiornato al dormitorio pubblico. A dargli una mano erano anche i servizi sociali del Comune che gli offrivano assistenza e lo supportavano in caso di bisogno.

Negli ultimi tempi Caleffi avrebbe avuto anche seri problemi di salute, che potrebbero essere all’origine della sua fine. Una cosa è certa: non ha avuto il tempo o la forza di chiamare aiuto. E quando ha sentito la vita che gli sfuggiva non ha potuto fare altro che lasciarsi andare. Non un lamento, non un rantolo che sia stato avvertito dai vicini.

Così sono passati i giorni, addirittura le settimane. E di quest’uomo, imprigionato nella solitudine, nessuno sembra essersi più curato. Appena i vicini del fuoco hanno aperto la porta di casa, era già chiaro lo scenario drammatico in cui si sarebbero trovati di lì a qualche secondo. Il corpo è stato trasferito in una cella frigorifera dell’obitorio in attesa dei funerali.

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