Centri storici, operazione restauro
Maroni firma l’ordinanza: ricognizione degli interventi post-sisma da eseguire
Il commissario per la ricostruzione Roberto Maroni ha firmato tre nuove ordinanze in favore dei Comuni colpiti dal terremoto del maggio 2012.
Una di queste ordinanze riguarda la riqualificazione dei centri storici. La struttura commissariale regionale raccoglierà le manifestazioni di interesse dei Comuni per la ricostruzione dei centri storici più danneggiati. Lo scopo è quello di fare un quadro abbastanza preciso degli interventi da realizzare, attraverso una pianificazione e stabilire quale sia l’entità economica complessiva per procedere poi allo stanziamento dei fondi.
I Comuni maggiormente interessati da questa direttiva sono Moglia, Gonzaga, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso e Poggio Rusco. L’ordinanza darà ai Comuni le linee guida per presentare i piani di riqualificazione, che in un secondo tempo dovrebbero essere finanziati. In questo modo sarà possibile far rivivere i centri storici recuperando o ricostruendo quegli edifici che sono ancora inagibili, puntellati con strutture esterne di sostegno, ristrutturando chiese, scuole e anche edifici privati. Sarà infatti possibile intervenire anche su immobili non pubblici, ma che per svariati motivi non sono stati risistemati: i Comuni potranno inserirli nella pianificazione.
«Aspettavamo da tempo questa ordinanza - spiega il sindaco di Moglia, Simona Maretti - sarà possibile agevolare la situazione di alcuni stabili che rischiano di restare in stato di abbandono. Sarà una fase di pianificazione, in attesa che arrivino i fondi. Si tratta comunque di un passo in avanti».
Il sindaco di San Giovanni del dosso, Angela Zibordi, parla di «un’occasione per riportare finalmente alla normalità il centro» e auspica che questo possa anche servire a dare nuovo impulso alle attività: «Il degrado di un ambiente, la presenza di edifici compromessi non favorisce l’economia. Molti esercizi commerciali nei centri storici dei nostri comuni lesionati dal terremoto, hanno chiuso o si sono spostati. Ricreare una situazione di normalità potrebbe migliorare la situazione di questi piccoli commercianti e magari incoraggiare l’apertura di qualche nuova attività».
Anche il sindaco di San Giacomo delle Segnate, Giuseppe Brandani, intende attivarsi per una valutazione degli edifici che possano rientrare nelle direttive regionali.
Il primo cittadino di Gonzaga Claudio Terzi ha già individuato un primo possibile intervento: «Il primo pensiero è andato agli edifici di fronte alla chiesa di Bondeno. Ci sono diversi proprietari, quindi una riqualificazione privata sembra improbabile. Un intervento pubblico potrebbe essere la soluzione». I Comuni avranno tempo fino al 30 di settembre per presentare i piani di riqualificazione alla struttura commissariale. (g p)
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