Tensioni alla Nestlè Purina: «I soci della cooperativa discriminati»
Castiglione. La denuncia dei sindacati: niente malattia pagata, in bagno col timer. Fissata per oggi un’assemblea dei lavoratori: «Decidiamo se scioperare domani»

CASTIGLIONE. Continuano le tensioni alla Nestlè Purina Petcare Italiana di Castiglione delle Stiviere. Dopo i problemi sorti nell’autunno scorso, legati all’adeguamento della retribuzione ai soci della cooperativa che, tramite una serie di appalti, gestisce il magazzino, si preannuncia calda anche l’estate.
I lavoratori della coop - 150 persone, tra cui cento soci e cinquanta interinali - si sono rivolti ai sindacati per lamentare una serie di mancanze. E le organizzazioni sindacali hanno convocato per domenica 28 alle 10 una riunione in sala Pertini a Castiglione per discutere della situazione e decidere se proclamare, o meno, uno sciopero per lunedì 29.
I motivi dello scontento dei lavoratori sono stati raccolti in un volantino distribuito, anche alla stampa, dal rappresentate della Fit Cisl, Emanuele Monti che sta seguendo la vertenza, insieme a Cgil e Uil.
«I lavoratori sono associati alla Coop. Intercoser che riceve in appalto dalla Cab Log la lavorazione che la stessa ha ricevuto a sua volta in appalto dalla Nestlè - scrive la Cisl - Ergo, queste persone lavorano per la Nestlè. A loro non è pagata la malattia come da contratto nazionale di riferimento; i lavoratori subiscono controlli ingiustificati anche quando vanno in bagno (con tanto di cronometro e modulo per segnarlo). Inoltre fanno numerose ore di straordinario con turnazioni che cambiano senza preavviso ed invece di avere un’indennità per questi loro sacrifici, viene chiesto loro di rinunciare a parte della retribuzione. Perché la Nestlè permette che ciò avvenga nei propri magazzini?».
«La cosa assurda è che Nestlè per i propri dipendenti, impiegati nel settore amministrativo, ha un ottimo contratto con tanto di protocolli per il benessere in azienda. Mentre i magazzinieri delle coop sono trattati quasi come schiavi».
«La realtà è che queste cooperative fanno quello che vogliono, chiedono di trattare, ma intanto che tratti e il tempo passa, loro fanno il bello e il cattivo tempo. Adesso è ora di cambiare registro. Domenica decidiamo per lo sciopero». (dm)
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