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Maturità, gli orali ultimo scoglio e anche una risata può diventare una tesina

Per alcuni studenti è finalmente inziata l'estate più leggera, senza compiti e con tanta voglia di divertirsi. Per molti altri il traguardo è finalmente vicino

Nicola Artoni
1 minuto di lettura
Un brindisi post maturità 

MANTOVA. Ansia e gioia, attesa e libertà. Il giorno del colloquio orale è al tempo stesso il più temuto e il più atteso dagli studenti alle prese con la maturità. C’è da affrontare lo scoglio più duro, l’interrogazione di fronte alla commissione, ma si può poi finalmente festeggiare per un’estate di libertà.

Maddalena Ghidini, della 5ªE del Belfiore, ha ancora sul volto la tensione: «Mi sono tolta un peso enorme e ora sono molto più leggera. La commissione fortunatamente ci è venuta incontro. Ho portato come argomento il progresso scientifico e il regresso umano, con filosofia, storia, italiano e fisica». E adesso spazio alle vacanze, prima di tuffarsi nell’università: «Andrò in giro per l’Europa con l’Interrail, siamo in sei amiche e visiteremo Parigi, Amsterdam, Praga, Vienna e Berlino. Il mare? Forse ad agosto. Poi via a Padova, a fare economia».

Festeggia anche la compagna Giulia Cavicchioni: «Sono leggera e rilassata, e soddisfatta di quanto fatto. Il mio tema? La risata, mi é piaciuto perché non era banale e vi si può leggere la realtà di adesso. L’ho raccontato con il futurismo e Palazzeschi, Beckett, Pirandello e Freud. Ho studiato i grandi autori del ’900. Per l’anno prossimo tenterò il test per medicina». C’è profumo di lode invece per Riccardo Giona: «È stato più facile del previsto anche se ero molto agitato. La lode? Ci proviamo. La mia tesina si intitolava Nume(ro), e portando filosofia, arte e italiano ho voluto dimostrare come il numero possa uscire dalla matematica. Ora in montagna con i miei e Londra, poi ingegneria meccanica al Politecnico, ho già passato il test d’ammissione».

Prosecco al bar di via Giuseppina Rippa per tre maturi del Redentore: «Stiamo festeggiando – dice Paolo Forattini – e dopo serata sul lago di Garda, poi due settimane a Miami prima del test per la Cattolica». «Mi hanno fatto diverse domande, anche non legate alla tesina, forse perché in commissione erano tutte donne» spiega scherzando Anna Menegollo, mentre Christopher Fila ha già progetti importanti: «I miei hanno un’azienda agricola, e mi piacerebbe iniziare a occuparmi dell’esportazione di un vino biologico».

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