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Assenteismo, ora si muove la Procura

Dopo la sospensione dell’ingegnere dei Lavori pubblici parla il sindaco: «Nessun lassismo per chi non fa il proprio dovere»

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MANTOVA. Laconica ma decisa l’affermazione del procuratore Antonino Condorelli. «Verificheremo» ha detto ieri mattina, dopo aver letto sulla Gazzetta di Mantova la vicenda dell’ingegnere Lauro Furlotti, il dipendente del settore Lavori Pubblici del Comune sospeso dal servizio un mese per assenteismo. Tradotte, le parole del procuratore sembrano avere un solo significato: «Apriremo un fascicolo a carico del professionista». Tutto da verificare, però, il fatto che il dipendente comunale si sia davvero reso responsabile dei fatti per i quali lo scorso 7 giugno è scattata la sospensione non retribuita dal servizio. È vero che in molte occasioni avrebbe timbrato il cartellino per poi eclissarsi o addirittura tornarsene a casa? O invece timbrava prima di raggiungere i cantieri o altre destinazioni attinenti al suo servizio? Sarà molto probabilmente l’autorità giudiziaria a doversene occupare. Ancora da stabilire l’ipotesi d’accusa. Potrebbe trattarsi, come in altri casi analoghi, di truffa nei confronti del datore di lavoro, nel suo caso la pubblica amministrazione.

Ieri in Comune c’era fibrillazione per la vicenda, tra un rincorrersi di voci e l’intervento del sindaco Mattia Palazzi che ha voluto subito informarsi dal segretario generale Annibale Vareschi, autore della firma in calce al provvedimento di sospensione dal servizio dell’ingegnere. A quanto pare la sanzione sarebbe scattata dopo che un dirigente di via Roma aveva tentato più volte, in giornate successive, di contattare l’ingegnere negli uffici di via Visi. Sempre senza successo.

Di qui l’iniziativa di far seguire le mosse dell’ingegnere da un altro dipendente comunale che lo seguiva dal suo arrivo in ufficio fino al momento in cui lo lasciava. A volte la presenza negli uffici di via Visi sarebbe stata di pochi minuti. Senza che la sua uscita, questa l’ipotesi del Comune, fosse giustificata da motivi di servizio. Di qui la sospensione dal servizio che scadrà martedì prossimo. Scontato il fatto che la vicenda abbia una coda giudiziaria. Il sindaco fa sapere che «la procedura ora è all’esame del nostro ufficio legale e si farà quello che è obbligatorio fare».

«In Comune – tiene poi a precisare – c’è tanta gente che lavora tanto e bene, consapevole di fare un lavoro importante per la città. È evidente che non può esserci lassismo verso chi non esercita con responsabilità il proprio ruolo nella pubblica amministrazione». Sull’argomento il consigliere Luca De Marchi ha preparato un’interrogazione

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