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Dall’anzianità agli esodati I modelli e le regole

Ecco le diverse tipoligie di pensioni previste dal sistema previdenziale italiano

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Ecco le diverse tipologie di pensioni previste dal sistema previdenziale italiano. Le pensioni di vecchiaia e anzianità sono calcolate sulla base dei contributi (cioè degli anni di lavoro svolti). Quelle di invalidità sono le pensioni legate ad una condizione sanitaria patologica e vengono riconosciute quando il lavoratore ha una riduzione della capacità lavorativa di oltre i due terzi. Le pensioni superstite sono riconosciute al coniuge oppure ai figli minorenni del deceduto. Gli assegni sociali sono le pensioni assistenziali riconosciute in base alla condizione del reddito. Anche la pensione di invalidità civile è di tipo assistenziale ed è legata alla condizione sanitaria-patologica del beneficiario dell’assegno.

I requisiti per le pensioni di vecchiaia per l’anno 2015: 63 anni e nove mesi per le donne con contribuzione da lavoro dipendente; 64 anni e nove mesi per le donne con contribuzione da lavoro autonomo; 66 anni e nove mesi per gli uomini, sia dipendenti che autonomi.

I requisiti per le pensioni anticipate di anzianità: per le donne 41 anni e sei mesi di contributi da lavoro; per gli uomini 42 anni e sei mesi di contributi da lavoro.

Gli esodati sono quelle persone che in base ad accordi sindacali con le aziende potevano beneficiare di un’uscita anticipata dal lavoro, ma che in seguito all’introduzione della riforma Fornero si sono trovati senza la possibilità di andare in pensione (e senza avere più un lavoro). Poi ci sono tutti quei lavoratori che perdono il lavoro a ridosso della pensione e che, in assenza dei requisiti e con le difficoltà per ricollocarsi in età non più giovane, rischiano di restare senza alcun reddito.

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