Mantova, capanni abusivi sul lago: denunciato club di pesca
La sponda violata in strada Montata, in Procura la relazione della polizia locale. Nessun permesso per tettoia lunga dieci metri, veranda, ufficio e depositi
MANTOVA. Sul tratto di sponda del lago di Mezzo che costeggia la cartiera Burgo era stato posato un po’ di tutto. In affaccio sul centro storico della città la polizia locale ha trovato un’imponente tettoia in legno, un box in lamiera, una veranda, una casa mobile come quelle dei campeggi e una roulotte impiantata da mesi. Tutto, come spiega l’ampia relazione inviata alla Procura di via Poma, in assenza di permessi.
Nel mirino del controllo, in piena area del Mincio, M.L.B., 32enne svizzero, responsabile del club di pesca Wallerklinik (in tedesco Clinica del pesce Siluro) di strada Montata, nel quartiere di Cittadella. Pesanti le contestazioni, relative al Testo unico dell’edilizia e al Codice dei beni culturali e del paesaggio. Se le accuse verranno provate, potrebbero comportare conseguenze penali serie, nella migliore delle ipotesi una multa per varie migliaia di euro, oltre all’obbligo di ripristino della sponda.
Wallerklinik non è un semplice club di pescatori. È una società che da anni organizza battute, escursioni e gare di pesca al siluro per appassionati d’oltralpe, in particolare tedeschi e austriaci (lo dimostra il fatto che il sito del club sia solo in lingua tedesca). Dall’ospitalità in house boat, all’area campeggio, al noleggio delle barche e dell’attrezzatura da pesca.
Ad aprile, stando alle carte arrivate in Procura il mese scorso, il blitz del nucleo di polizia edilizia di viale Fiume. Le magagne più evidenti a partire da una grossa struttura in legno aperta su tutti i lati (4 metri per 10 con un altezza di tre e mezzo) ancora in costruzione. Poi la veranda, anch’essa in legno, un tre metri per sette davanti a una roulotte adibita a deposito. Sempre sulla sponda (non molto distante dal bacino di scarico delle acque della Burgo) gli agenti hanno rilevato la presenza di un box in lamiera a metà utilizzato come rimessa per gli attrezzi e il resto come doccia. Altra presenza irregolare, secondo la polizia municipale, quella di una mobile home adibita ad ufficio, delle dimensioni di quattro metri per nove. Nel rapporto destinato all’autorità giudiziaria anche una serie di fotografie per documentare gli abuso edilizi.
Le prime violazioni sono relative ai permessi in materia di edilizia e alla mancanza di autorizzazioni di opere in area vincolata. Il Testo unico dell’edilizia prevede pene fino a due anni di arresto e ammende fino a oltre 50mila euro. Misure altrettanto severe sono previste per i reati ai danni del paesaggio.
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