La Papotti deve attendere. L’ok rinviato a settembre
In extremis l’Asl si è resa disponibile a fare uno studio sanitario. Il Comitato: «Non abbassiamo la guardia». La ditta: «Tempi non rispettati»
di Francesco RomaniMOGLIA. La conferenza servizi per dare l’autorizzazione alla Papotti ecologia ad insediare un impianto di trattamento rifiuti liquidi slitta al 15 settembre. Due mesi in più di tempo concessi perché l’Asl si è resa disponibile, in extremis, a fare una preventiva valutazione dell’impatto sanitario dell’azienda in base al progetto ora stoppato e su richiesta del Comune. Una boccata d’ossigeno per i numerosi oppositori del progetto, dal Comune, al Comitato dei cittadini che ha raccolto circa 3mila firme, alle forze politiche preoccupate per l’insediamento dell’azienda in area artigianale ed a circa 500 metri dalla scuola provvisoria. Soddisfazione a caldo è stata espressa dal Pd e dalla Lega Nord mentre la stessa ditta si è limitata ad esprimere «forte rammarico per una situazione che ha denotato la mancanza di buon senso e il non rispetto delle regole e dei termini di legge» preannunciando la possibilità di ricorso nel caso di mancata autorizzazione.
«Non abbassiamo la guardia – commenta a caldo il referente del Comitato civico per l’ambiente e la salute –. Certo siamo contenti di un rinvio, perché per noi significa che si aprono degli spazi in più di manovra. Ma sappiamo anche che a monte la valutazione ambientale positiva pesa come un macigno ed anche un parere negativo della relazione finale Asl potrebbe non essere decisivo». Sul fatto di essere partiti tardi con l’opposizione, Capelli spiega: «Adesso non è il momento di fare la resa dei conti. Ci concentriamo sul fermare l’impianto. Solo questo conta ora».
La conferenza è iniziata con una pre-audizione del Comitato e di altri cittadini che si è prolungata dalle 9 sino ad oltre le 11. La ditta è stata invece sentita dopo. Nel corso della conferenza, l’Asl ha depositato la propria disponibilità ad effettuare uno studio epidemiologico preventivo, basato sui dati di progetto dell’impianto. Da qui la necessità di aggiornare la seduta a dopo le ferie.
«Chiaramente i tempi si allungano perché c’è un elemento nuovo, che sinora non era emerso – conclude il presidente della Provincia Alessandro Pastacci – la disponibilità dell’Asl è stata accolta e così si è determinato l’aggiornamento della seduta».
Soddisfazione per il rinvio è stato espresso da Stefano Meneghelli, capogruppo della Lega in Provincia, dal collega Massimiliano Montagnini (Pd) e dal parlamentare Marco Carra (Pd).
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