Insieme per avere pari diritti, Tuttiugualifest strappa applausi a Castiglione
L’Arci Dallò ha organizzato e ospitato la prima festa di incontro e riflessione sul tema delle unioni civili e della coppie di fatto
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. L’Arci Dallò ha organizzato e ospitato la prima Tuttiugualifest, un momento di incontro e di riflessione sul tema delle unioni civili e della coppie di fatto. L’evento, che è stato preceduto da un clima di polemica politica tra i partiti di minoranza di Castiglione e, via Facebook, da alcune posizioni radicali espresse da alcuni simpatizzanti locali di Forza Nuova (post in cui ci si augurava di entrare nel locale con il lanciafiamme), si è svolto in un clima sereno, come il dibattito fra gli amministratori presenti al Dallò. Fra gli ospiti, Marco Carra, parlamentare Pd, parte della giunta di Castiglione, tra cui l’assessore Elena Cantoni, il presidente della Commissione pari opportunità Gaia Cimolino, con alcuni consiglieri, le amministrazione di Medole e Ponti e alcuni membri dell’amministrazione di Volta Mantovana, e i membri dell’Arcigay di Mantova con il presidente Davide Provenzano. «Siamo felici di questa iniziativa che aiuta a sensibilizzare su un tema importante che vede coinvolte tutte le famiglie e tutti i cittadini italiani, e non si tratta affatto di un capriccio di una minoranza - afferma Provenzano, - e lo testimonia la crescente partecipazione e il crescente coinvolgimento di molte persone».
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«Mi piace citare Flavio Tosi, sindaco di Verona, che ha ricordato come sia necessario istituire il registro delle unioni civili perché tutti i cittadini hanno pari diritti» ha detto Gaia Cimolino. «Stiamo lavorando come commissione pari opportunità - ha affermato l’assessore Cantoni - per procedere nella direzione dell’anagrafe delle coppie di fatto; speriamo che la riflessione e il lavoro fatto in questi mesi ci consenta di avere la maggioranza, in Commissione, e si possa procedere di concerto con tutti i Comuni; altrimenti procederemo Comune per Comune».
Sul dibattito locale Marco Carra stigmatizza con una battuta le polemiche, «perché mi aspettavo le critiche di Ncd, dato che è il partito che ha al suo interno i membri del Family Day. Senza distinzioni politiche l’Italia deve uscire dal medioevo dei diritti, anche alla luce di quanto è accaduto in un Paese con una grande tradizione di conservatori come gli Stati Uniti».
La festa, dopo il dibattito, è proseguita con la presentazione del libro di Barbara X, lo spettacolo Mistero Buffo e uno spettacolo Drag Show.
Luca Cremonesi
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