Incendio all’escavatore sul cantiere: «È doloso»
Brucia la ruspa di una ditta di Cogozzo che sta facendo lavori stradali legati alla Gronda Nord a Casalmaggiore. L’azienda: ce l’hanno con noi
di Giancarlo OlianiVIADANA. È il secondo sabotaggio in due anni. L’intimidazione nei confronti dell’impresa di Aldo Bronzini che ha sede a Cogozzo di Viadana, spiegano dalla stessa ditta, è fin troppo palese. Qualcuno sta cercando di metterla fuori gioco e per farlo, nella giornata di ieri, ha incendiato una ruspa.
Il danno è di quarantamila euro; la macchina è da buttare ma a preoccupare è il gesto che ha in sé l’inconfondibile dna di un gesto criminale.
«Non abbiamo mai ricevuto minacce - commenta Claudio Bronzini, 55 anni, titolare della ditta insieme al fratello Davide - ma qualcuno ce l’ha con noi. Ne sono certo. Domani appena possibile farò denuncia ai carabinieri».
Veniamo ai fatti. La ditta Bronzini, in questi giorni, sta eseguendo dei lavori su una via comunale, che s’innesta alla provinciale della Gronda Nord, dopo aver vinto l’appalto con il Comune di Casalmaggiore. Trenta metri di strada che necessitano di manutenzione, per la presenza di alcune buche e che proprio mercoledì sera avrebbero dovuto concludersi. Non è così.
«Cinque minuti prima di mezzogiorno - racconta il titolare - ho lasciato il quartiere per andare a pranzo. La mia casa è a meno di un chilometro di distanza. Non ho nemmeno fatto in tempo ad arrivare che il telefono è squillato. Un giovane che conosco mi ha avvertito che l’escavatore era in fiamme: non erano passati più dieci minuti da quando me n’ero andato. Un’ambulanza dell’ ospedale Oglio Po alla vista del fumo era intervenuta pensando che ci fossero dei feriti. Sono stati i soccorritori ad avvertire i vigili del fuoco. Quando sono arrivato sul posto l’escavatore era già avvolto dalle fiamme. L’incendio è sicuramente doloso ed è partito dall’abitacolo. Non posso pensare che sia stato un corto circuito perché l’abitacolo è staccato dal motore. Qualcuno deve aver gettato qualcosa di infiammabile sul sedile. Tracce se ne sono trovate anche sul terreno».
Come già accennato non è il primo sabotaggio che la ditta di Cogozzo subisce. Due anni fa, a gennaio, mentre stava eseguendo lavori sulla pista di atletica del campo sportivo di Viadana qualcuno, dopo aver saltato la recinzione, aveva tagliato tutti i tubi idraulici degli automezzi mettendoli fuori uso. In quell’occasione i danni furono superiori ai diecimila euro. Ancora una volta la ditta Bronzini, che lavora nel settore strade da tre generazioni, si presenterà in caserma per presentare denuncia.
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