Trovato dopo settant'anni l’aereo scomparso
Cadde in una palude alla fine della seconda guerra mondiale. Il Messerschmitt tedesco è quasi intero. Ora sarà recuperato
di Francesco RomaniCASTIGLIONE. Un aereo della Seconda guerra mondiale, praticamente intero, sepolto pochi metri sotto terra e lì rimasto dimenticato per 70 anni. È questa la straordinaria scoperta fatta congiuntamente dal gruppo di ricercatori storici Xplora e da Air Crash Po, che si occupa di velivoli caduti in pianura padana nel secondo conflitto mondiale.
Il ritrovamento è stato fatto fra Astore e Barche e grazie alla disponibilità del proprietario, Marco Barzetti, a breve potrebbe essere recuperato.
Tutto nasce da alcune voci raccolte in zona mentre si stava procedendo ad altre indagini. «Parlavano di un aereo caduto in uno stagno – spiega Armando Bellelli, di Desenzano, ricercatore di Xplora – . Tutti erano convinti che si trattasse di quello caduto fra Goito e Medole, del quale ormai si sa praticamente tutto. Ma sono stato incuriosito dal fatto che alcuni riferimenti, che sembravano ben fondati, parlavano di Castiglione». La curiosità muove il gruppo di ricercatori che comprende Andrea Bellandi, Mattia Laude, i fratelli Enrico e Gianluca Balabio, Paolo Mazzoleni per Xplora nonché Diego Vezzoli e Luca Merli per Air Crash Po. Ma non si può battere il territorio castiglionese palmo palmo.
Così si lancia un appello sul sito Facebook “Te se de Castiù”. «In breve siamo riusciti a rintracciare una persona che diceva di saperne molto – prosegue Bellelli – si trattava di un componente della famiglia Maculan, oggi residente nel Bresciano, ma che all’epoca abitava a Castiglione. L’uomo ci ha raccontato che nella sua famiglia gli anziani raccontavano di questo aereo caduto che si era inabissato in uno stagno e nell’impatto aveva perso le ali ed il carrello di coda, con il quale al tempo fecero delle suppellettili di casa. E la precisione del suo racconto è stata tale che è riuscito ad individuare con certezza il punto esatto della caduta attraverso Google map». La ricerca diventa elettrizzante anche perché un primo sopralluogo fa rinvenire dei frammenti d’alluminio, probabilmente d’aereo.
«Per essere sicuri – conclude Bellelli – abbiamo allestito un metal detector particolare, tarandolo su grandi quantità di metallo, superiore al quintale». Quando si recano sul campo le mani tremano dall’impazienza. Sino a quando il metal detector impazzisce rilevando a 5 metri di profondità una enorme massa metallica. Secondo i ricercatori, si tratterebbe proprio dell’aereo segnalato dai discendenti dei testimoni. Il velivolo potrebbe essere un Messerschmitt BF 109G di fabbricazione tedesca e dato in uso alle forze repubblichine. La caduta avvenne probabilmente nella battaglia aerea che si svolse sui cieli mantovani il 19 aprile del 1945, pochi giorni prima della fine del conflitto.
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