In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Addio al giudice di pace. Il Comune ci rinuncia

Scade il 31 luglio il termine fissato dal decreto per riavere l’ufficio. Il sindaco: «I costi tutti a nostro carico, gli altri enti non ci sosterranno»

1 minuto di lettura

VIADANA. Viadana perde definitivamente il giudice di pace: l'amministrazione municipale non chiederà – proprio oggi, 31 luglio, è il termine fissato dal decreto Milleproroghe - di riavere l'ufficio.

«Mi assumo – ha dichiarato il sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta in consiglio comunale – la responsabilità della scelta: non voglio che succeda come per i Vigili del Fuoco, i cui costi sono tutti a carico di Viadana. Nei Comuni limitrofi non ho trovato una chiara volontà di sostenere economicamente la riapertura dell'ufficio». La questione è stata dibattuta nell'ultimo consiglio comunale.

Gianni Fava (Lega) ha affermato di nutrire perplessità sull'effettiva necessità del servizio per il territorio viadanese: «Possiamo permetterci il lusso di spendere oltre 100mila euro per mantenere un ufficio che effettua un numero limitato di pratiche? Tra l'altro, per una udienza a Viadana spesso si perdeva l'intera mattinata; mentre a Mantova, dove il servizio è più strutturato, l'udienza si svolge sempre all'ora fissata».

Per Pietrangelo Gozzi, «la civica “Viadana in testa” è favorevole al mantenimento dei servizi, ma avrebbe voluto impegni scritti dai sindaci della zona». Le opposizioni consiliari hanno protestato, rimarcando il fatto che in campagna elettorale tutti i candidati si erano impegnati a sostenere il ritorno dell'ufficio. Secondo Nicola Federici (Pd), Alessandro Teveri (5Stelle) e Roberto De Martino (Viadana democratica), Cavatorta avrebbe dovuto convocare i sindaci, «non limitarsi ad inviare una mail»; sottoporre loro un prospetto preciso su costi e possibili ripartizioni; e condividere un progetto. «Invece Cavatorta – ha affermato Federici – non si è nemmeno degnato di telefonare agli altri sindaci. E non è vero che non ha ricevuto adesioni: il sindaco di Sabbioneta, ad esempio, il 15 luglio lo ha invitato ad indire una riunione per studiare come suddividere le spese; mentre Bozzolo avrebbe messo a disposizione un operatore».

Per De Martino, «Viadana deve riprendersi un ruolo guida nel territorio»; per Federici, «per fortuna che ci sono i Vigili del Fuoco, un servizio fondamentale anche se lo paghiamo solo noi. Con la Lega perdiamo invece servizi sanitari e l'ufficio del giudice: non è un buon inizio». «Federici – la replica di Cavatorta - se la prenda coi parlamentari Pd che hanno votato per la soppressione di seicento uffici di giudice di pace in tutta Italia, tra cui Viadana. Io non me la sento di infilare le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando le tasse o tagliando servizi per sopperire a un ufficio che lo stato centrale ci ha scippato, scaricandone i costi sugli enti locali».

Riccardo Negri

I commenti dei lettori