Mantova, Porto Mantovano e città finalmente unite dalla ciclabile
Festa per l'inaugurazione della pista fra S.Antonio e la Cittadella. Il sindaco di Porto, Salvarani: «I cittadini la usino, ridurremo l’inquinamento»
Elena CaraccioloPORTO MANTOVANO. Un momento di festa che ha coinvolto due amministrazioni, quella di Mantova e soprattutto quella di Porto Mantovano, che, dopo essere stata nel mirino delle polemiche di diversi cittadini e dei gruppi di opposizione, ha potuto mettere la parola fine alla travagliata vicenda della nuova ciclabile e aprire un nuovo capitolo che porterà ad un più ampio progetto sulla mobilità sostenibile.
Nella mattinata di sabato primo agosto, c'è stata l'inaugurazione dell'infrastruttura che collega Sant'Antonio con la città, già percorsa ogni giorno da molti residenti, tanto che durante la cerimonia gli amministratori si sono trovati costretti a dover chiedere ad alcuni ciclisti di fermarsi per non interrompere il taglio del nastro. L'appuntamento era a metà tra i due Comuni, subito prima del Diversivo venendo da Colle Aperto, dove le ciclabili si uniscono, ed erano presenti entrambi i sindaci Massimo Salvarani e Mattia Palazzi, affiancati dalle rispettive squadre di giunta quasi al completo, oltre che da consiglieri comunali, dal responsabile dell'ufficio tecnico di Porto Rosanna Moffa e qualche abitante.
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«Nel fare alcune valutazioni personali, mi sento di dire che per me è stata davvero una giornata di festa importante – dichiara soddisfatto Salvarani – questo percorso ciclabile permette finalmente il collegamento diretto da Porto Mantovano al capoluogo e mi auguro che verrà usato il più possibile dalla cittadinanza, con la conseguente riduzione degli spostamenti in auto. Si tratta di un'operazione cominciata con l'ex amministrazione nello scorso mandato – precisa – ma ora è stata conclusa e in pochi minuti si potrà andare a Mantova in sicurezza e senza inquinare».
Il sindaco coglie l'occasione per annunciare l'arrivo di un progetto sulla mobilità sostenibile, uno dei punti forti anche della campagna elettorale dello scorso anno. «I nostri prossimi quattro anni vorremmo connotarli rispetto le attività sulla mobilità alternativa, divulgando la cultura della bicicletta come mezzo sostenibile». E' ancora presto per scendere nei dettagli, però nell'ultimo periodo gli amministratori si stanno interessando alle esperienze dei principali Comuni di altre province, con dei sopralluoghi volti a valutare altre situazioni e raccogliere spunti.
«Ciò che posso anticipare – conclude Salvarani – è che a settembre predisporremo un programma dedicato, per andare in questa direzione, e così continueremo ad operare fino alla fine del mandato». Dopo i ritardi del 2014, quando inizialmente la ciclabile sarebbe dovuta essere pronta per agosto, a febbraio 2015 erano ripartiti a pieno ritmo i lavori e la nuova data ufficiale di consegna del cantiere era stata fissata per il 13 aprile, con un cronoprogramma di settantacinque giorni necessari per gli interventi sul Diversivo; su via Don Sturzo – trasformata a senso unico in entrata dalla città - il posizionamento dell'impianto semaforico, l'illuminazione e i collaudi. L'ultimo ostacolo era stato il tratto in fregio al Diversivo, dove erano stati evidenziati dei problemi strutturali poi risolti.
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