Stop agli allagamenti: nuovo piano a Castiglione
Alluvioni. Sì al protocollo tra Comuni, Provincia e Parco per mappare il territorio collinare. Lo studio consentirà di predisporre le contromisure
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Nei mesi scorsi era stata più volte annunciata la necessità di creare un protocollo d’intesa per gestire le acque superficiali e ridurre così il rischio idraulico e migliorare la qualità delle acque del Medio e Alto Mantovano.
La vicenda ha origini dagli allagamenti che si sono susseguiti lo scorso anno, e che hanno messo in ginocchio in particolare Castiglione delle Stiviere e Ceresara. Ora un protocollo d’intesa è alla firma delle diverse giunte e prevede una serie di interventi necessari da realizzare sul reticolo: alcuni possono essere già eseguiti, date le cifre modeste che comportano, altri prevedono costi ingenti e dovranno essere valutati dai singoli comuni in base alle finanze disponibili.
La giunta di Castiglione delle Stiviere, mercoledì sera, ha approvato dunque questo protocollo che prevede la creazione di un tavolo tecnico che affiancherà il tavolo istituzionale, ma parla anche di tempistiche, definite e stringenti, che devono essere rispettate nel momento in cui si decide di aderire.
Inoltre, l’intesa prevede di definire in tempi brevi le priorità, sviluppare progetti e mettere in campo almeno una azione concreta.
«Per la prima volta l'intero territorio dell'Alto e Medio mantovano insieme alla Provincia di Mantova pone l'attenzione al livello di gravità a cui si è giunti come dimostrano i ripetuti episodi di allagamenti verificatisi negli ultimi mesi e gli episodi di sversamenti che purtroppo frequentemente si registrano – commenta il vice sindaco Claudio Leoci –. Come esempio, cito l'episodio che ha visto il Comune di Castiglione insieme ad altri, Provincia e Parco del Mincio costituirsi parte civile nei confronti della azienda Pigliaquaglie. Questo rende necessaria e prioritaria questa azione. Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro svolto, anche perché oltre agli enti anche Indecast insieme agli altri gestori del sistema idrico integrato svolgerà un ruolo importante. Tra le prime cose che intendiamo realizzare c’è lo studio con la mappatura completa del reticolo idrico, per il quale il Consorzio di bonifica Garda Chiese si è dichiarato disponibile a mettere a disposizione le sue competenze. Un altro aspetto importante è l'azione di informazione-formazione della popolazione e di vigilanza sul territorio». (l.c.)
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