Mantova: garage vuoto e in degrado a Due Pini, «Intervenga il Comune»
Il Club Tre Età rispolvera la vicenda dell’autorimessa abbandonata. Il presidente lancia un Sos per la periferia sud e chiede un incontro con il sindaco
di Nicola CorradiniMANTOVA. «Ora pensate ai “magoni” della periferia sud. Quel garage vuoto e abbandonato da anni è divenuto un emblema del degrado». Insomma, non c’è solo l’ex ceramica o lo scheletro del centro commerciale mai concluso di Colle Aperto. Il lungo elenco di mostri di cemento comprende anche i quartieri della fascia urbana che inizia a Borgo Pompilio e Due Pini e si estende verso ovest fino a Belfiore e Borgo Angeli. A ricordarlo è il Club delle Tre Età, l’associazione di volontariato che ha il suo quartier generale in via Indipendenza, nel cuore di Borgo Pompilio.
E il presidente del Club, Luciano Tonelli, che pure si era speso a favore della candidatura a sindaco di Mattia Palazzi fin dai tempi delle primarie, non fa sconti a nessuno. «Vogliamo incontrare l’amministrazione per far presente i principali nodi irrisolti dalla precedente giunta in questa parte della città – dice il presidente – Ovviamente questa amministrazione si è appena insediata e di certo non la nostra non sarà una richiesta in chiave polemica. Abbiamo già avuto contatti, l’idea è di incontrare il sindaco e gli assessori quando inizieranno a ragionare sul bilancio 2016».
L’associazione persegue fini di natura soprattutto assistenziale e ricreativa. Segue gli anziani soli, offre dei servizi domiciliari, apre le porte del centro sociale a chi vuole passare qualche ora in compagnia. Ma da sempre il Club è anche punto di riferimento per tutti gli abitanti della zona, ruolo divenuto ancor più importante dopo la soppressione delle circoscrizioni. Allo sportello dell’associazione negli ultimi mesi sono arrivate segnalazioni di problemi vari un po’ da tutti i quartieri della città.
«Per questa zona, quella dove abbiamo la nostra sede – riferisce Tonelli – abbiamo sempre indicato molti problemi da risolvere. Tra quelli più rilevanti , ci sono le opere incompiute risalenti al piano di recupero di Borgochiesanuova, il Pru, risalente al 2002. Il garage vuoto di Due Pini e la mancata realizzazione del sottopasso pedonale tra il nuovo rione di Borgonuovo e la fermata ferroviaria alle spalle del Fermi sono i due casi più rilevanti».
La storia dei garage di Due Pini è davvero paradossale. Costruita dall’Unieco, una delle due imprese coinvolte nel Pru, sopra un campo di calcio libero (di quelli che c’erano una volta, gratuito e utilizzabile da chiunque), la palazzina doveva offrire posti auto (a pagamento, ovvio) ai residenti. Non ne è stato venduto uno. Anche il tardivo tentativo di allargare i destinatari dell’offerta non ha sortito effetto alcuno. L’impresa, in un occasione, osservò che il Comune avrebbe dovuto, secondo le intese, mettere dei divieti di sosta in tutta la zona per favorire la vendita dei posti auto.
Il risultato, in ogni caso, è che da anni i garage sono deserti e l’edificio rappresenta un vuoto involucro di cemento. Nemmeno il campetto da basket e pallavolo realizzato sul tetto per compensare l’eliminazione del campo da calcio ha avuto buona sorte. Lasciato a se stesso, senza gestione, il campetto è stato demolito da vandali e incuria.
«Nel corso degli anni sono state avanzate varie proposte per utilizzare in qualche modo quel fabbricato – dice Tonelli – ma alla fine non è cambiato nulla. Spero che, come avvenuto per situazioni anche peggiori come l’ex ceramica, la nuova giunta si interessi della cosa».
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