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Sempre più poveri. Le richieste di aiuto al Comune sono cresciute del 30%

Ecco il bilancio dello sportello servizi sociali dell'amministrazione del Comune dell'hinterland. Solo uno su tre è straniero. Al primo posto le famiglie con figli. Il sindaco Alessandro Beduschi lancia l'allarme: diamo risposte senza ricorrere al mero assistenzialismo

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BORGO VIRGILIO. Una situazione critica, con incrementi delle richieste di aiuto, sempre più difficoltà nel dare a tutti risposte concrete e l'amarezza nel sentirsi lasciati soli dallo Stato. È la fotografia fatta dal Comune di Borgo Virgilio, dove nei primi sei mesi del 2015 gli accessi allo sportello dei servizi sociali sono stati 951 (443 uomini e 508 donne), quasi un migliaio e lievitati rispetto i 738 dell'anno scorso (più 30 percento), divisi tra i rispettivi territori di Virgilio e Borgoforte. Il report sulle povertà è stato presentato dal sindaco Alessandro Beduschi, affiancato dall'assessore Teresa Amatruda e dalla responsabile di settore Anna Pecchini.

«Attorno al lavoro ordinario si verificano ogni giorno accessi straordinari – ha spiegato Beduschi – perché è in costante crescita il numero di persone che si rivolgono ai nostri sportelli, e questo si riflette sull'impegno del Comune. Abbiamo cercato di mantenere alto il servizio e portare avanti una politica non di solo assistenzialismo, attraverso l'organizzazione di bandi che stanno dando a molti cittadini la possibilità di avere un'occupazione e un compenso tramite i voucher, oppure di essere aiutati nel pagamento delle bollette».

Dei cittadini che hanno bussato alla porta dei servizi sociali, il 70% dell'utenza ha un'età compresa tra i trenta e i sessant'anni. L'accesso degli stranieri con regolare permesso di soggiorno è stato pari al 30% dei 951, mentre tutti gli altri sono residenti italiani. I Paesi maggiormente rappresentati sono l'Albania, il Marocco, la Nigeria, il Ghana, il Senegal, l'India e la Tunisia, con l'ingresso della Cina per il terzo anno. L'utenza è divisa principalmente tra minori e famiglia (661), anziani (142) e disabilità (69), e tra le tipologie di problemi presentati spiccano quelli economici con il 64%, la non autonomia per un 12,5%, casa con 8,6% e del lavoro 5,2%.

I servizi offerti dal Comune si dividono tra l'informazione e l'orientamento, che ha fornito a 350 cittadini risposte immediate, il colloquio con l'assistente sociale che ha accolto 270 bisogni di utenti, l'attivazione di servizi con l'erogazione di prestazioni diversificate, che ha interessato 291 cittadini e infine è stato dato il via a 40 pratiche per l'ingresso in altre strutture.

«Gli accessi ci sono stati in entrambe le sedi del Comune – ha precisato l'assessore Amatruda – e vogliamo ricordare che siamo presenti su tutti e due i territori. L'emergenza maggiore riguarda le famiglie che non hanno un lavoro, hanno dei bambini che devono andare a scuola e sono a rischio perdita della casa – ha aggiunto Pecchini - lo sforzo deve essere nella direzione di fare rete affinché vengano date da più fronti le risposte adatte per ogni situazione».

Le Caritas parrocchiali di Cerese, Cappelletta e Borgoforte hanno messo in calendario per venerdì 25 e sabato 26 settembre, dalle 8.30 alle 17.30, la raccolta alimentare “Un sacco di solidarietà”: i volontari che collaborano all'iniziativa, muniti di apposito tesserino di riconoscimento, faranno una raccolta porta a porta di generi alimentari e di consumo.

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