Serravalle, dieci profughi volontari per la cura del verde e dei cavalli
Arrivati da Nigeria e Ghana, iniziano a lavorare alla Conchiglia di Serravalle E da oggi parte l’inserimento di altri sei rifugiati all’Anffas di Ostiglia
OSTIGLIA. Dieci i volontari che hanno iniziato l'attività alla Conchiglia onlus di Libiola di Serravalle a Po per la manutenzione dell'orto, dell'area verde e della pulizia dei cavalli.
Il progetto, che prevede il coinvolgimento dei richiedenti asilo politico ospiti a Ostiglia (attualmente 50, gestiti dalla cooperativa "Assistenza Serena" di Verona) per servizi di volontariato ambientale, si sta allargando e concretizzando con la partecipazione delle associazioni locali che hanno attivato le procedure di tipo assicurativo, e che potranno impiegare (gratuitamente) i richiedenti asilo politico per due o tre giorni la settimana. Da ieri, 10 ragazzi, in maggior parte provenienti dalla Nigeria, uno dal Ghana, si dedicheranno a lavori agricoli negli orti della Conchiglia, con la predisposizione del terreno per i raccolti invernali e manutenzione dell'area verde.
Ieri mattina c'è stato un primo incontro interlocutorio (dovuto alla pioggia) con la responsabile dell'associazione, Claudia Vecchini, a cui ha partecipato anche l'assessore ai servizi sociali di Ostiglia, Flavia Nadalini.
La Vecchini ha illustrato il centro ippico e spiegato loro quello che potranno fare nei prossimi giorni, già a partire da sabato mattina. Qualcuno di loro faceva il contadino nel villaggio della Nigeria che ha lasciato per raggiungere la Sicilia con un gommone.
Sonny racconta dei dieci mesi di viaggio e della famiglia lasciata nella sua terra, mamma e quattro sorelle più giovani (lui è il più grande, ha 25 anni). È scappato perché gruppi di altre etnie l'avrebbero ammazzato. Sonny, che è l'equivalente di un nostro geometra, vuole restare in Italia, lavorare, sposarsi. Chi invece è già sposato e ha lasciato nel villaggio moglie e 8 figli è Gabriel. Poi c’è Felix, che pensa a chi più sfortunato di lui non ha ancora i documenti, Isaac, 35 anni, carpentiere, quattro figli e una moglie in Africa che spera di rivedere presto. Stefano Gardona, che insegna loro la lingua italiana ha anche creato una squadra di calcio “International Refugee Team” con 22 ragazzi ospitati tra Ostiglia, Quingentole e Nogara. Da oggi, altri sei profughi cominceranno l'inserimento nella sede dell'Anffas di Ostiglia, sempre per la manutenzione del verde mentre una decina di loro è già attiva in oratorio, attraverso l'associazione parrocchiale. Il progetto è reso possibile dalla sottoscrizione del Comune di Ostiglia della Convenzione con la Prefettura di Mantova. L'adesione del migrante è libera, volontaria e gratuita.
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