L’Asl sugli abusi ai minori: «Pediatri state in guardia»
Agli specialisti il vademecum per riconoscere subito il tipo di maltrattamento. Procura, tribunale, forze dell’ordine e servizi sociali dettano consigli e procedure
MANTOVA. Strani lividi su volto e corpo, cambi improvvisi di umore, lacrime apparentemente immotivate. Segnali che in un bambino possono nascondere una triste realtà: la violenza da parte dei più grandi. Segnali che a volte possono anche non essere riconosciuti tempestivamente.
Per questo motivo l’Asl di Mantova ha deciso di fornire a tutti i pediatri di famiglia un vademecum di pronto intervento che raccoglie tutte le informazioni pratiche necessarie per potersi orientare in modo corretto nella gestione di un caso di maltrattamento o di sospetto. Una guida, in sostanza, con le principali risposte operative: chi sono e che ruolo hanno il tribunale dei minorenni, il tribunale ordinario, la polizia, i servizi sociali, a chi rivolgersi a seconda del caso e come fare la segnalazione.
La consegna del vademecum è avvenuta nei giorni scorsi durante un evento formativo organizzato dall’Asl in collaborazione con l'azienda ospedaliera Carlo Poma. Si stima che quasi 100mila bambini in Italia siano vittime di maltrattamenti e abusi, e più della metà siano femmine.
«Una precoce identificazione dei segni di maltrattamento è essenziale per ridurre al minimo le sofferenze e i disagi dei bambini – è stato sottolineato durante l’incontro – tuttavia molti medici manifestano incertezze tra le varie tipologie di maltrattamento e hanno spesso dei dubbi su come e dove segnalare i casi sospetti».
Si è quindi pensato di organizzare il workshop per cercare di fornire una preparazione clinica il più possibile completa sul fenomeno del child abuse, sulle modalità di presentazione dei casi di maltrattamento e sulle procedure assistenziali e giudiziarie. Sotto la responsabilità scientifica di Cecilia Donzelli, del dipartimento Cure Primarie dell'Asl, sono intervenuti: Emma Avezzù, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia; Alberto Sergi, sostituto procuratore della Repubblica presso Tribunale di Mantova; Pier Domenico Solano, medico della Pediatria del Carlo Poma, e Daniela Rastelli, medico legale al Poma; Doriana Paganini, responsabile del servizio Famiglia, Infanzia, Età Evolutiva dell'Asl di Mantova.
I temi affrontati sono stati: quando sospettare il maltrattamento sui minori; come intervengono i servizi consultoriali, su mandato dell'autorità giudiziaria, per l'indagine psicologica sulla famiglia, sui minori e la presa in carico degli stessi; l'obbligo di referto ed esigenze investigative nelle indagini per reati ai danni di soggetti deboli; le procedure per la segnalazione all’autorità giudiziaria di abusi o sospetti abusi a danno di minorenni.
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