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Risiko delle palestre verso una soluzione. Si va alle superiori

La lunga attesa delude i pallavolisti della San Lazzaro. Ma ora ecco gli spazi del Vinci. Il pattinaggio al Palabam

di Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. "Gentile sindaco, le raccontiamo una triste storia di sport dilettantistico...". Comincia così l’accorata lettera aperta che gli atleti e i dirigenti della pallavolo San Lazzaro hanno scritto a Palazzi per chiedere una palestra dove allenarsi e disputare le gare di campionato (il testo completo a pagina 32). Una lettera-appello carica di amarezza che parte dalle accuse ai gestori della palestra Boni (la pallavolo Mantova) di non aver rispettato la parola data, passa attraverso i disarmanti «vi faremo sapere» del Comune circa l’utilizzo della palestra del Vinci e si chiude con l’amara constatazione che «essere brave persone per noi è solo un limite».

A fare da trait-d’union la sofferenza dei pallavolisti, delle ragazze della pallamano e del pattinaggio, dei ragazzi e delle ragazze del calcio a 5 e del tennis tavolo: «Molti di loro non sanno ancora dove giocheranno, altri hanno trovato spazi fuori Mantova». E si dicono delusi perché dovranno ritenere le trasferte, i disagi, i costi per fare sport «una cosa normale» quando, invece, di normale in questa situazione c’è ben poco. «I metodi di assegnazione delle strutture nella disponibilità del Comune - osservano - dovrebbero seguire un iter più trasparente, con criteri, princìpi e priorità che sono stati trascurati. Ci siamo convinti che l’assegnazione degli spazi palestra abbia troppo poco a che vedere con la promozione allo sport e dei suoi aspetti pedagogici e prediliga piuttosto lo status quo, con equilibrismi spregiudicati e indecifrabili».

Tutto questo senza ancora sapere che una soluzione è dietro l’angolo. La sta costruendo il Comune innazittutto col rinnovo del protocollo con la Provincia che gli consente di avere la disponibilità, negli orari extrascolastici, delle palestre di otto scuole superiori che si aggiungono a quelle comunali. Si tratta del Liceo scientifico Belfiore (palestra di via Tione), Istituti don Bosco (palestra di strada Spolverina 11 annessa all’Ipsia Vinci), Fermi (palestra di strada Spolverina 5), Bonomi-Mazzolari (palestre di via Amadei), Strozzi (via dei Toscani), Istituto d’arte Giulio Romano (palestra di piazza Polveriera), Itg D’Arco-D’Este (palestre di via Tasso e di via Rippa) e Ites Pitentino (palestra di via Tasso). Il Comune pagherà alla Provincia da domani e sino 30 giugno 2016 20mila euro, la stessa cifra del 2015; le società potranno utilizzare gli spazi versando al Comune 7 euro all’ora come rimborso per le spese di riscaldamento, luce e acqua.

Tra le palestre figura anche quella del Vinci dopo che la dirigenza della scuola aveva comunicato alla San Lazzaro di non voler più renderla disponibile per la società sportiva. «Adesso non è più così - annuncia il sindaco Mattia Palazzi -. Ho scritto al preside del Vinci e, vincendo le sue perplessità, ho ottenuto l’impianto. Questa mattina (ieri, ndr.) ci siamo visti con il presidente della San Lazzaro Valenza per esaminare i vari incastri con le altre società sportive ed entro una settimana risolveremo la questione della pallavolo che, se non giocherà al Vinci, giocherà altrove ma sempre in città. E in settimana risolveremo anche il problema del pattinaggio che andrà al Palabam».

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