CURTATONE. Salgono a tre i casi accertati di virus del Nilo negli ultimi mesi Mantovano. Dopo l'episodio di Pegognaga e quello di Moglia, ora è il turno di Curtatone. La notizia è stata diffusa direttamente dal Comune di Curtatone tramite gli assessori Luigi Gelati e Cinzia Cicola. Il paziente, un uomo, ha trascorso alcuni giorni in ospedale per le cure e gli esami ed è stato dimesso. E' già a casa e le sue condizioni di salute sono buone.
IL COMUNE. Ecco il testo del comunicato: «Si è verificato un caso di West Nile desease a Montanara di Curtatone. Trattasi di malattia ad eziologia virale trasmessa da zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici che domestici, negli equidi e nell'uomo. In Italia, la malattia è stata diagnosticata per la prima volta in Toscana (Padule di Fucecchio), nella tarda estate del 1998. Il focolaio interessò 8 allevamenti ed 1 ippodromo, dove alcuni cavalli presentarono sintomatologia clinica di tipo neurologico. Nonostante il carattere zoonosico della malattia, non fu segnalata alcuna sintomatologia nell'uomo. A distanza di 10 anni dalla prima notifica, nell'agosto 2008 la West Nile Fever (febbre del Nilo) è ricomparsa in Italia nell'area del delta del Po. Durante quest'ultimo focolaio, che ha interessato 8 province in tre differenti regioni (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia), la sintomatologia clinica è stata descritta anche nell'uomo, a differenza di quanto avvenuto in Toscana.
Il Comune a seguito di segnalazione da parte del preposto Servizio di Prevenzione Medica dell'Asl di Mantova, si sta attivando per contenere il potenziale focolaio mediante l'avvio del relativo protocollo d'intervento di emergenza sanitaria. La locale popolazione verrà prontamente informata sulle azioni che si intraprenderanno per eliminare il focolaio. Rammentiamo che l'ente comunale oltre a svolgere azione preventiva e d'intervento di disinfestazione, avendo aderito in prima istanza ai protocolli specifici nei casi di malattie trasmesse da vettori, si preoccupa di fornire continuativamente informazioni alla cittadinanza, mediante incontri pubblici, una sezione del sito comunale dedicata e collaborazione con l'Asl per tenersi aggiornati sulle problematiche in essere».
LA MALATTIA. Il veicolo di trasmissione della malattia è la puntura di zanzare infette. La febbre del nilo, West Nile Disease, pur essendo una malattia di origine tropicale, si è ormai diffusa in pianura padana e dal 2008 è stata dichiarata "endemica", ovvero presente stabilmente. Non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Nel dettaglio è malattia virale acuta trasmessa dalle zanzare che colpisce principalmente gli uccelli e i cavalli, ma anche alcuni altri mammiferi (come ad esempio i bovini, gli ovini, i cani e i gatti) e l'uomo, causando in casi estremi encefaliti e decessi.Il principale veicolo sono gli uccelli selvatici: si trasmette infatti quando una zanzara punge un volatile infetto: il virus entra nel circolo sanguigno della zanzara e vi rimane alcuni giorni, prima di installarsi nelle sue ghiandole salivari. Se la zanzara infetta punge un altro animale o un uomo, gli trasmette il virus e la persona o l'animale colpito possono sviluppare la malattia. La malattia si manifesta con febbre moderata, malessere generalizzato, mal di testa, nausea, anoressia, dolore oculare, mal di schiena o ai muscoli, tosse, eruzioni cutanee, diarrea, infiammazione alle ghiandole linfatiche e difficoltà a respirare.