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La guerra a Borgo Virgilio: un libro per non dimenticare

Il Comune raccoglie racconti e testimonianze dei cittadini che vissero la tragedia Interviste porta a porta. Aporti: «Il testo nelle scuole per coltivare la memoria»

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BORGO VIRGILIO. Catturare qualunque ricordo legato al periodo della Seconda guerra mondiale e racchiuderlo in un libro che possa tramandare scorci di vita di persone nate tra Virgilio e Borgoforte e in quegli anni adolescenti, alle generazioni future.

È la sostanza del progetto fatto partire nei giorni scorsi dall'assessore di Borgo Virgilio Francesco Aporti, che ha intenzione di arrivare a poter pubblicare un libro di testimonianze storiche raccontate in prima persona da chi ha vissuto la guerra e può ancora parlarne. Dopo aver fatto una selezione, in base all'età, di cittadini da coinvolgere, sono state portate casa per casa delle lettere che invitavano gli interessati a contattare il Comune per poter contribuire alla nascita del progetto. Diverse persone hanno già risposto positivamente e sono state ascoltate e intervistate dalla responsabile comunicazione Elena Caracciolo, che si occuperà della raccolta diretta e della stesura dei racconti. I ricordi emersi finora sono stati i più vari, dalle fucilazioni ai bombardamenti, dalle crudeltà commesse dai soldati tedeschi alla mancanza di cibo fino alla sensazione di costante paura per ciò che poteva accadere, che ancora oggi ha fatto commuovere chi è stato disposto a condividere le proprie memorie.

«Vogliamo creare un libro che possa raccogliere le testimonianze di quanti, residenti tra i territori di Virgilio e Borgoforte, hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale e riescono a ricordare qualsiasi cosa di quell'atroce periodo - spiega Aporti - un'esperienza che senza dubbio ha lasciato un segno, e che non deve essere dimenticata. La coscienza storica di una collettività è fondamentale per una comunità, perché più rimarrà viva la conoscenza del passato e tanto maggiore sarà la possibilità di costruire un futuro migliore con il mantenimento di una condizione di pace». Non meno importante è il recupero delle radici. «Poter conservare racconti diretti contribuirà sicuramente ad una maggiore coscienza sociale e territoriale - aggiunge l'assessore - In tanti hanno già risposto al nostro invito e spero che lo facciano anche altri. È importante anche il più piccolo contributo».

Il libro conterrà racconti, storie e aneddoti del periodo bellico, con l'intenzione di divulgarlo poi nelle scuole del paese e non solo, nelle biblioteche e darne un'ampia diffusione in particolar modo tra i giovani. Chi ha ricevuto la lettera e vuole partecipare, anche con foto dell'epoca o altro materiale, può contattare l'ufficio servizi al cittadino del Comune al numero 0376/283065. Chi non potrà recarsi o farsi accompagnare in municipio verrà raggiunto a casa.

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