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Un aiuto alle donne che lavorano Ecco il maggiordomo aziendale

Accordo tra i Comuni di Viadana e Casalmaggiore per lanciare un progetto di servizi per le famiglie. E per i bambini che frequentano le attività sportive nella zona la novità è il trasporto di gruppo

Riccardo Negri
1 minuto di lettura

VIADANA. “Tempo permettendo”: i Comuni di Viadana e Casalmaggiore, in rete con un pool di altri soggetti, hanno predisposto un progetto finalizzato ad avviare una serie di servizi a sostegno delle donne. Obiettivo: la conciliazione dei tempi lavorativi con quelli della vita famigliare. Due le azioni che ci si propone di portare avanti nell'ambito del progetto: il commesso on-demand; e l'istituzione di un servizio di trasporto di gruppo destinato ai bambini che frequentano attività sportive.

Circa centocinquanta le donne che si prevede nel complesso di coinvolgere. Il “maggiordomo aziendale” sarà offerto alle dipendenti di due importanti industrie del settore tessile, una di Viadana ed una di Casalmaggiore; mentre il servizio pulmini riguarderà sei società sportive del territorio, di cui la metà viadanesi. La presentazione ufficiale dell'iniziativa in municipio a Casalmaggiore (Comune capofila).

Sono intervenuti l'assessore casalese Sara Valentini; gli assessori viadanesi Alessia Minotti (pari opportunità) e Massimo Piccinini (sport); e la responsabile dell'ufficio sovracomunale Bandi, Lara Cavalli. Il progetto è stato candidato al bando regionale “Progettare la parità in Lombardia 2015”. La rete progettuale è formata da: Comuni di Viadana e Casalmaggiore, consorzi di gestione dei rispettivi Piani di zona, aziende, associazioni sportive. Qualora Milano accolga l'istanza, l'iniziativa “Tempo permettendo” scatterà a novembre e si protrarrà per un anno. Il costo complessivo è quantificato in 30mila euro: metà ce li metterà la Regione e metà i Comuni (parte con uno stanziamento di risorse, e parte mediante la valorizzazione del lavoro dei dipendenti). All'origine del progetto c'è un'analisi dei reali fabbisogni di conciliazione dei tempi tra la vita familiare e quella professionale delle donne.

Alle dipendenti delle due aziende coinvolte, sono stati somministrati dei questionari, mirati a sviscerare quali siano i maggiori ostacoli ad un effettivo benessere nel contesto lavorativo. E' emerso come il tempo sia un bene sempre più prezioso: per molti diventa difficile far fronte a semplici incombenze, come fare la fila all'ufficio postale per pagare una bolletta, passare in lavanderia, ritirare referti medici, eccetera. Altro impegno rilevante per le famiglie con bambini 6-14 anni è l'accompagnamento dei figli alle attività sportive extrascolastiche.

Stante le ristrettezze dei bilanci, molte associazioni non sono in grado di garantire servizi di trasporto, con la conseguenza che tanti bambini rischiano di essere “persi”. Le soluzioni ipotizzate. Il maggiordomo aziendale si incaricherà, nel rispetto della privacy, di raccogliere le istanze e le esigenze delle donne lavoratrici, sostituendosi ad esse per il disbrigo di pratiche ed incombenze. Il servizio sarà offerto da una cooperativa sociale, il cui reclutamento avverrà a seguito di avviso pubblico. Per quel che riguarda invece il trasporto in sicurezza dei bambini lungo il tragitto “punto di ritrovo-centro sportivo”, ci si affiderà ad un soggetto munito delle necessarieabilitazioni professionali.

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