Strade inadatte, autoscuola del Mantovano obbligata a chiudere
Gli esaminatori bocciano le strade di Moglia e il titolare dopo 7 anni apre a Porto Mantovano
PORTO MANTOVANO. Dopo sette anni è costretto a trasferire l'attività in un altro Comune a più di 45 chilometri di distanza, per potere continuare a lavorare. È quanto accaduto a Gianluca Muti, titolare dell'omonima autoscuola, che ieri ha aperto una succursale a Porto Mantovano, dopo avere trascorso a Moglia un lungo periodo. «Non potevo più continuare a lavorare a Moglia perché secondo alcuni esaminatori di guida in quelle zone non ci sono strade con carreggiate separate, corsie di emergenza, sovrappassi o sottopassi, corsie di accelerazione e decelerazione -racconta Gianluca-. Insomma era diventata una situazione insostenibile.
Già il terremoto non ci ha facilitato e adesso anche queste disposizioni mi rendevano impossibile continuare, così ho dovuto decidermi a trovare un'altra collocazione». Una scelta quindi obbligata, per evitare continuamente di doversi spostare per effettuare gli esami di guida alla clientela in altri luoghi, peregrinando verso Suzzara, Reggiolo o in alternativa Mantova. Un disagio per la clientela, per il titolare anche un aggravio di costi da sostenere.
Avendo già un'altra sede a Borgo Virgilio, ha quindi preferito aprire una nuova autoscuola a Porto, dove ieri pomeriggio c'è stata l'inaugurazione, alla presenza delle autorità locali e di Cristian Marchi, noto dj soavese. «Almeno adesso non dovrò più andare in altri Comuni quando facciamo gli esami di guida -ribadisce soddisfatto-. Dopo sette anni che ero a Moglia è un bel cambiamento, ma era necessario e sono contento di averlo fatto». (g.s.)
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