MANTOVA. La violenza domestica c’è stata di sicuro, visto che la donna è finita in ospedale con diverse ferite, il tentativo di stupro è ancora in forse.

È successo sabato scorso in un’abitazione di Mantova, dove un marito violento ha preteso dalla moglie un rapportosessuale rimediando un secco rifiuto. La risposta è stata un’aggressione fisica a suon di sberle e pugni.

Protagonisti della vicenda una coppia mantovana poco più che 30enne. Lei vuole la separazione, ma lui non ne vuole sapere e non si dà pace: quel rapporto, anche sessuale, deve continuare. E così sabato scorso ha mandato la moglie in ospedale solo perché la donna si era rifiutata di sottostare ai suoi appetiti sessuali. Quindici i giorni di prognosi refertati dai medici del pronto soccorso del Carlo Poma per ecchimosi e ematomi in varie parti del corpo.

Le carte sanitarie sono state subito trasmesse alle forze dell’ordine che ora daranno seguito alle indagini. Inchiesta delicata perché maturata in ambito famigliare tra marito e moglie, dove se è facile dimostrare le percosse non lo è per le avances tra le pareti della camera da letto.

I fatti si sono svolti sabato nel tardo pomeriggio, quando la donna ha chiesto l’intervento di un’ambulanza. I sanitari l’hanno subito soccorsa e accompagnata al Poma dove la donna è stata medicata e subito inserita nel percorso Donna Vivi), sistema di protezione, accoglienza e tutela delle donne vittima di violenza di qualsiasi natura.

Da quanto è trapelato pare che la coppia da qualche tempo non vivesse più l’idillio dei primi anni.

Lei, già in cura da uno specialista perché prostrata da questa situazione, aveva manifestato in più occasioni la volontà di troncare il rapporto, ma il filo con il marito non si era mai interrotto, soprattutto per volontà di quest’ultimo.

Sabato scorso la rabbia dell’uomo si è scatenata sulla consorte, che ha avuto la sola colpa di non voler sottostare ad un rapporto sessuale.