Ubriaco al pronto soccorso: in scacco infermieri e polizia
Le sue urla, in apparenza lamenti di dolore, facevano accapponare la pelle. I suoi calci tirati a destra e manca hanno messo in pericolo apparecchiature e personale ospedalieri.
MANTOVA. Le sue urla, in apparenza lamenti di dolore, facevano accapponare la pelle. I suoi calci tirati a destra e manca hanno messo in pericolo apparecchiature e personale ospedalieri. Lui, un ubriacone che spesso e volentieri finisce a smaltire la sbornia al Carlo Poma, ha tenuto per un’intera mattinata in scacco medici, infermieri, vigilanti e poliziotti. Con il risultato di tenere inutilmente impegnata la sala di rianimazione del pronto soccorso, unico locale disponibile in quel momento per tenere l’uomo separato dagli altri pazienti. Verso le tredici gli agenti della squadra volante lo hanno raggiunto in ospedale e preso in custodia.
All’ospedale Poma, sempre a seguito di problemi di tossicodipendenza – anche se stavolta non si tratterebbe di alcol – è finita una donna che risiede a Borgochiesanuova: il figlio, che fa uso di stupefacenti, l’ha picchiata per, a quanto pare, un problema di soldi. La donna, che si è fatta medicare al pronto soccorso dove le sono state riscontrate alcune contusioni, avrebbe espresso l’intenzione di non querelare il figlio. A Borgochiesanuova, dove è avvenuta l’aggressione in famiglia, è intervenuta una volante della polizia.
I commenti dei lettori