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Internet lumaca: maglia nera a Mantova

La provincia è in coda alla classifica lombarda per velocità di connessione. Ma il capoluogo è hi-tech

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MANTOVA. L’indagine piove a rovinare l’euforia per il titolo di Capitale italiana della cultura 2016. Titolo conquistato dal capoluogo, ma condiviso da tutta la provincia. Ed è proprio alla provincia che si riferisce l’indagine della società Utility Line Italia, diffusa dal Corriere della Sera (dorso Milano-Lombardia): Mantova è la cenerentola della regione per velocità di connessione internet. E non è che la Lombardia sia una scheggia: la locomotiva economica d’Italia viaggia su binari digitali arrugginiti. Su una linea a binario unico verrebbe da dire, assecondando il parallelo con la Milano-Mantova.

Si scrive “digital divide”, si legge affanno rispetto al resto dell’Europa. A soffrire del fiatone sono soprattutto le aziende ad alta tecnologia, quelle che per lavorare hanno bisogno di connessioni superveloci. Ma il respiro corto affligge tutti. Secondo Utility Line Italia appena il 2,4% degli utenti lombardi è servito dalla fibra ottica ultraveloce (capace di “sparare” i dati da 30 a 100 mega), e solo 47 comuni su 1.546 viaggiano sulla banda ultralarga. Milano è in testa alla classifica delle province lombarde, ma le basta uno striminzito 59% per guadagnare la vetta. Seguono con percentuali via via sempre più asciutte Monza Brianza, Pavia, Varese, Cremona, Lodi, Brescia, Bergamo, Lecco, Como, Sondrio.

E in coda arranca Mantova, dove soltanto l’11,7% della popolazione ha accesso a internet superveloce. Possibile che la regina della cultura sia anche la cenerentola della rete? A difendere l’onorabilità digitale del comune di Mantova è l’assessore Iacopo Rebecchi (con delega alla smart city): «La città è all’avanguardia, la fibra ottica di Teanet è stata tra le prime in Italia e ha trainato gli operatori concorrenti. Entro l’anno Telecom completerà la sua rete superveloce di nuova generazione e c’è anche la fibra di Fastweb. Con 40 hot spot, poi, il wi-fi del Comune copre tutto il centro storico». La festa è salva.

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