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Buche in tangenziale, Tiana punta il dito: "Territorio trascurato"

Il consigliere provinciale denuncia le incurie: «Alto Mantovano da anni penalizzato. Ora si deve investire»

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CASTIGLIONE. Il consigliere provinciale Franco Tiana denuncia una serie di incurie che, in questi ultimi anni, sono evidenti sul territorio dell’Alto Mantovano.

«Il discorso è purtroppo semplice, e cioè che l’Alto Mantovano è sempre stato trascurato. Ora, però, che i soldi stanno arrivando chiedo ad alta voce che vengano utilizzati per l’Alto Mantovano, dato che non siamo un territorio di secondo piano, e neppure da sottovalutare.Il governo, ad oggi, ci ha penalizzato perché ha prelevato parte dei nostri fondi per finanziare, ad esempio, i famosi 80 euro; il risultato è che non abbiamo avuto le finanze per alcuni interventi decisivi sugli asfalti, ma anche per situazioni critiche come Cà Picard, ma anche la rotonda, al buio da anni, di Solferino, e come il ponte provvisorio che c’è fra Casaloldo e Ceresara. Insomma, ci sono alcuni lavori che ora devono essere fatti perché questo territorio è stato trascurato dalla Provincia per troppo tempo».

[[(gele.Finegil.Image2014v1) tangenziale castiglione]]

Fra le situazioni critiche denunciate da Tiana c’è la tangenziale di Castiglione, l’ingresso, di fatto, nel territorio mantovano per chi arriva da Brescia. Percorrendola, la situazione è evidente, spiega Tiana, «non c’è un tratto che si percorra linearmente. Se consideriamo che su questa strada, dati alla mano, transitano circa 18mila veicoli al giorno, e che il 30% di questi sono mezzi pesanti, si capisce l’importanza di intervenire su questa strada. Non solo, i camion, ormai, sempre più spesso, si spostano al centro della strada, per evitare le buche. Il tratto di competenza della Provincia di Brescia, che non naviga in buone acque, è comunque curato; appena inizia il tratto di Mantova, la strada è sbriciolata in molti tratti». La Provincia, denuncia Tiana, spendeva fino a 5 milioni di euro per la manutenzione; con i nuovi tagli e i prelievi del Governo, per il 2015 sono stati stanziati, a più riprese, circa 700mila euro. Un taglio netto che ha bloccato ogni tipo di intervento. (l.c.)

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