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Incarico vietato per l’assessore, il caso finisce all’Anticorruzione

Martinelli rientra nel cda di Confarma, la società che fornisce medicine alle strutture dell’Aspef. Centrodestra all’attacco: «Lasci una delle due poltrone». Lui assicura: «Me ne sono già andato»

di Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. «Nicola Martinelli scelga se fare l’assessore oppure il consigliere di amministrazione di una società che ha come cliente Farmacie mantovane, l’azienda al cento per cento di Aspef e, quindi, del Comune di Mantova. Entrambi i ruoli non li può ricoprire».

È una sorta di ultimatum quello che i tre gruppi del centrodestra, Forza Italia, Lega nord e lista civica Bulbarelli danno all’assessore ai lavori pubblici, dal 6 luglio scorso nominato consigliere di amministrazione della Confarma distribuzione spa, azienda che commercializza medicinali con sede a Vimercate e magazzino a Bagnolo San Vito.

«Come dimostra la visura camerale fatta lo scorso 5 novembre, Martinelli è stato nominato quando era già assessore» spiega Giuliano Longfils di Forza Italia, uno degli otto firmatari dell’esposto inviato al sindaco Mattia Palazzi, al segretario generale del Comune Gabriele Avanzini e all’Autorità nazionale anti corruzione. In effetti, il decreto con cui il sindaco Palazzi ha nominato la sua giunta è del 26 giugno.

«Ma io non sono incompatibile - si difende Martinelli - però, in settembre mi sono dimesso dal mio incarico in Confarma». Sempre dalla visura camerale ciò non risulta, «ma potrebbe trattarsi di un ritardo nelle trascrizioni» dice l’assessore. Se tutto venisse confermato, sarebbe la seconda volta che Martinelli inciampa nel doppio incarico amministrativo e societario incompatibile. La prima volta fu nel 2014 quando da consigliere comunale di minoranza eletto nel gruppo Pd fu costretto a dimettersi, sempre per un esposto dei colleghi di centrodestra, per mantenere la carica di presidente della Confarma distribuzione spa, «da cui poi mi sono dimesso nel 2014 - tiene a precisare Martinelli - per partecipare alla competizione elettorale del maggio e giugno scorsi» (era in lista con il Pd, è stato eletto consigliere comunale ma poi si è dimesso per essere nominato assessore).

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«Martinelli non ha ancora compreso la lezione che gli era stata impartita nello scorso mandato - sottolinea Longfils -. Già allora il segretario generale Vareschi aveva ravvisato l’incompatibilità e gli aveva imposto di scegliere tra il Comune e la Confarma. Ricordo che Confarma ha un contratto con Farmacie mantovane, società della nostra Aspef, per la fornitura di medicinali per un importo di 4.671.036 euro dal 1° giugno 2014 al 30 novembre 2018. E questo per Martienlli vuol dire essere in conflitto di interessi». L’ex presidente del consiglio comunale punta l’attenzione su una data: «Martinelli è stato nominato consigliere di amministrazione il 6 luglio 2015, quando viene nominato il nuovo presidente al suo posto. Il 13 luglio il cda gli conferisce una serie di poteri, tra cui, cito la visura, quello di compiere presso le pubbliche amministrazioni, enti ed uffici pubblici tutti gli atti ed operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, ed atti autorizzativi in genere, volturare, stipulare e sottoscrivere disciplinari e convenzioni».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Già l’anno scorso fu costretto ad abbandonare il consiglio comunale]]

Nel verbale del cda del 13 luglio all’ordine del giorno c’è il conferimento a Martinelli dei poteri «per richiedere, mantenere e rinnovare tutte le autorizzazioni e licenze di legge relative alla gestione e organizzazione del magazzino di Bagnolo San Vito». In quella sede fa presente di essere stato nominato assessore del Comune di Mantova e che in futuro dovrà valutare il doppio ruolo. «In settembre, ma non ricordo la data - insiste Martinelli - mi sono dimesso dal cda. Comunque, non vi è alcuna incompatibilità come mi aveva già assicurato in estate Vareschi. La cosa certa è che non essendo più presidente non ho poteri di rappresentanza e di firma. Quelli attribuitimi come consigliere? Era solo per consentire il passaggio di licenze da me ad un altro farmacista presso il ministero della salute per vendere i medicinali; e infatti, per questo sono rimasto nel nuovo cda. Dunque, io sono tranquillo». Longfils, però, incalza: «Martinelli ha una decina di giorni di tempo per decidere se fare l’assessore o il consigliere di amministrazione. E verificheremo anche se, dal punto di vista penale, poteva farsi eleggere in consiglio comunale e poi diventare assessore».

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